La Cina comprende la Manciuria? Ecco la storia e le caratteristiche di questa regione

La Manciuria, nota per essere la terra dei Manciù, è una regione situata a nord-est dell’Asia, che si estende oltre il fiume Amur, ed è stata una zona contesa a lungo tra la Cina e la Russia. Ma qual’è la sua storia? Che caratteristiche presenta? Che cosa c’è da vedere o da fare?

La sua storia e le sue caratteristiche

La Manciuria prende il nome dalla tribù di nomadi che l’ha abitata, per diventare parte, nel Seicento, della Cina. Da allora, Cina e Russia si sono contese quest’area, e persino l’impero giapponese arrivò ad invaderlo, nella sua parte interna. Nel 1915, Cina e Giappone firmarono un trattato, in cui il secondo ottenne privilegi e diritti sulla zona, ma nel 1945, dopo altre contese militari, fu l’Unione Sovietica ad attaccarla. Infine, nel 1950, dopo la guerra civile cinese, divenne parte integrante della Repubblica Popolare Cinese.

Questa regione, comprende circa 107,400,000 abitanti (di cui la maggior parte è di etnia Han), si suddivide in tre province: Jilin, Liaoning e Heilongjiang. I manciù, ormai, sono rimasti in minoranza, ma molti cinesi di questa parte del Paese ne rivendicano l’appartenenza. La regione, inoltre, comprende minoranze coreane e mongole. L’economia della Manciuria si regge soprattutto sulle sulle industrie, la cui crescita è aumentata, dopo che è entrata a far parte della Cina.

Cosa visitare

In questa regione, sicuramente la città Harbin, presenta nella provicia di Heilongjiang, è da visitare, in quanto annovera vari siti storici. All’inizio, era solo un villaggio, finché nell’ultimo decennio dell’Ottocento, i russi hanno iniziato a costruirvi una linea ferroviaria, e da allora ha cominciato a prosperare. Oggi, è diventata una meta turistica dopo il crollo dell’Unione Sovietica, dal 1991.

C’è da dire che, visitandola, si nota che Harbin è più una città russa che cinese, sia passeggiando per le strade che per il quartiere di Daoliqu, vicino al fiume Songhua. E’ sempre qui che si trova la stazione ferroviaria che altre opere architettoniche, come:

  • la Chiesa di Santa Sofia, una cattedrale il stile neo-bizantino, in cui si pratica il rito ortodosso, costruita nel 1903, e ampliata negli anni Venti, ed una delle chiese ortodosse più grandi in Oriente;
  • la via pedonale Zhongyang Dajie, nella quale si possono ammirare edifici dalla caratteristiche sovietiche;
  • il Sidalin Gongyuan, ovvero il “Parco di Stalin”, situato proprio presso la via di Zhongyang Dajie, che è un punto d’incontro e dove si può ammirare il Monumento al Controllo delle Inondazioni, che testimonia il successo ottenuto da questa infrastruttura contro le inondazioni;
  • il Parco Zhaolin, nel quale si possono ammirare delle sculture di ghiaccio a Gennaio e a Febbraio, durante la Festa del Ghiaccio;
  • il Sun Island Park, un giardino che si può raggiungere in barca, e che comprende un parco acquatico, vari giardini e zone boschive;
  • il Parco della Tigre Siberiana, edificato per ospitare i suddetti animali, in via d’estinzione;
  • il Tempio di Jile, il più grande tempio della provincia;
  • la Pagoda di Qiti Futu, di sette piani;
  • il Museo Provinciale, in cui sono presenti reperti archeologici risalenti ai primi insediamenti umani della regione.

Gli amanti dello sci, possono recarsi alla stazione sciistica indoor Skidome, aperta tutto l’anno, e che ospita sei piste al coperto, i cui percorsi sono larghi circa sessanta metri e una pendenza media di 20°.

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