Mento molto sporgente: che cos’è e cosa fare al riguardo

Non è un fatto così inusuale avere un mento sporgente. Persino alcuni personaggi famosi ne hanno, come Jennifer Aniston, e non sembra un problema rilevante, ma può capitare, in alcuni casi, che sia troppo sporgente, e allora non sono pochi a voler ricorrere ai ripari. Ma cosa si intende veramente per mento molto sporgente? E cosa fare?

Le caratteristiche e le cause del mento sporgente

Si può parlare di mento molto sporgente si presenta molto più più lungo del normale, e la causa è congenita, ovvero è uno di quei caratteri fisici presenti fin dalla nascita. Ma la forma del mento, può dipendere anche da altre cose, come delle malattie o situazioni particolari, e tra questi si può includere anche un cancro alla mandibola.

Può sembrare che i problemi di un mento sporgente riguardino solo l’estetica, ma un mento con una forma particolare, può portare a problemi dentali, di masticazione, per non parlare di dolori alla mascella o l’insorgenza di rughe attorno alla bocca, che possono risultare anche più marcate.

I rimedi

Il rimedio più efficace, per rimediare a un mento molto sporgente, è quello di ricorrere alla mentoplastica riduttiva, un intervento chirurgico, che volge a dare un aspetto più proporzionato al volto, riducendo il mento. Questo intervento, tuttavia, deve tener conte anche dei problemi funzionali che può avere la bocca, e ciò porta a coinvolgere non solo il chirurgo, ma anche un dentista. Alla mentoplastica, può essere combinata o sostituita una liposuzione, ovvero una rimozione del tessuto adiposo del mento.

A sottoporsi a questo intervento, possono essere individui in buona salute fisica e mentale, ma che comunque sono infelici a causa del loro aspetto e che abbiano oltre vent’anni. Inoltre, il dottore che li visita deve assicurarsi che comprendano cosa comporta la procedura e tutto ciò che ne consegue. Non è strano, che per interventi di questo genere, vengono consultati anche degli psicologi.

L’intervento chirurgico, di per sé, comprenderà una rimozione o limatura dell’osso del mento, ed una chirurgia a scorrimento, nota come mentoplastica additiva, con degli specifici strumenti. Prima dell’intervento, i pazienti dovranno evitare di assumere, almeno una settima prima, farmaci anti-infiammatori non steroidei o che contengano dell’acetil salicilico.

Nella fase si post-intervento, chi si è sottoposto all’intervento potrà avvertire leggeri fastidi e dolori (che potranno comunque essere alleviati con dei farmaci), e il mento e la bocca potrebbe presentare gonfiori e lividi. I punti si rimuoveranno entro una settimana, e per due il paziente non potrà svolgere attività fisica. Il lavoro si può riprendere entro una settimana, ma il medico dovrà fissare delle visite di controllo e di monitoraggio per valutare che la guarigione proceda bene.

Come ogni intervento di chirurgia, la mentoplastica presenta dei rischi, come infezioni, danni ai nervi del labbro inferiori, reazioni all’anestesia e gonfiori che si potranno protrarre per settimane o, addirittura, mesi. Ma se tutto procede bene, quando il gonfiore sparirà, i risultati saranno ben visibili.

Se non ci si può o si vuole ridurre il mento con la chirurgia plastica, è possibile optare per alcune tecniche di make-up, soprattutto per le donne, che possono scegliere anche delle acconciature che distolgano l’attenzione dal mento.

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