Quando conviene tenere le piante in casa e quali sono le migliori?

Se non si ha a disposizione un giardino o un balcone, si possono sempre tenere delle piante in casa, ma bisogna essere sicuri di scegliere il tipo giusto e di posizionarle in una zona adatta.

Dove tenere le piante in casa?

Se si vogliono tenere delle piante in casa o nel proprio appartamento, è bene trovare un angolo dove possano prendere il sole o no (a seconda del tipo di pianta) e sapere come curarle.

Il Feng Shui, ovvero la disciplina cinese che insegna come utilizzare al meglio i propri spazi, fa notare che le piante sono essere viventi vegetali, che riescono ad assorbire le energie dell’ambiente. Può capitare, infatti, che quando si vive un momento difficile, le piante in casa appassiscano o muoiano, e secondo questa disciplina ciò avviene per via del Ch’i (l’energia vitale) negativo di chi si trova in casa.

Secondo il Feng Shui, le piante possono essere utilizzate per formare una sorta di protezione tra noi e le situazioni dove non è possibile modificare la struttura dell’ambiente. Si possono posizionare nell’ingresso, nel soggiorno, nella cucina, in bagno, nello studio e, naturalmente, sul balcone, ma mai in camera da letto.

Oltre alle teorie del Feng Shui, in linea generale si sconsiglia di tenere delle piante nelle camere in cui si dorme, per vari motivi. Ad esempio, per il fatto che di notte le piante consumano ossigeno e, di conseguenza, producano anidride carbonica, anche se non in una quantità tale da nuocere.

Se proprio si desidera tenere una pianta nella propria stanza, si può optare per delle orchidee, dell’edera, della felce o dell’aloe vera.

Quali piante tenere in casa?

Le piante possono aiutare a purificare l’aria in casa, soprattutto se si ha l’abitudine di usare deodoranti, lacche, insetticidi, vernici, etc.

Tra le piante più adatte, si possono includere:

  • l’azalea, che ha bisogno di un luogo fresco e luminoso, nonché di essere annaffiata di frequente;
  • lo spatifillo, che ricorda molto il giglio, da posizionare in penombra e da irrigare regolarmente;
  • i crisantemi, che non necessitano di molte cure e possono aiutare a filtrare il benzene. Vanno posizionati in angoli illuminati, magari vicino alla finestra;
  • la gardenia, una pianta rilassante, la cui temperatura ideale si aggira intorno ai 21° e quindi deve essere posizionata in un angolo soleggiato, da annaffiare in maniera generosa;
  • la diplanedia, un sempreverde che produce diversi fiori a trombetta, che emettono un profumo delicato, adatto per la casa;
  • la begonia, che non superano i trenta o i trentacinque centimetri di altezza, da irrigare frequentemente, ma non in maniera eccessiva;
  • l’aloe, che tra i suoi mille usi, può vantare di eliminare la formaldeide ed il benzene;
  • l’edera, un rampicante molto comune, che è in grado di resistere anche a malattie e parassiti, da posizionare all’ombra.

In cucina, si possono tenere dei vasetti di erbe aromatiche, come il basilico, il rosmarino, l’alloro, il timo, la salvia, il prezzemolo, la menta, l’aneto e l’erba cipollina.

Si possono tenere anche delle piante nel proprio bagno, tenendo presente che tipo di illuminazione ha. Se è ben illuminato, si può optare per fiori come tulipani, crochi o narcisi. I bulbi da fiore sono di sicuro l’ideale, anche per chi ha un bagno piccolo, e si possono annaffiare moderatamente.

Chi ha un bagno con poca luce, può optare per delle piante che si trovano comunemente nel sottobosco e/o che non necessitano di molto sole. Tra queste, si possono includere l’azalea, la camelia o il ciclamino.

Ognuna delle piante sopracitate (e molte altre), ricorrono di cure diverse e prima di acquistarle, è bene assicurarsi che siano le piante adatte alla propria casa, considerando anche il tempo a cui ci si può dedicare per curarle, tenendo sempre in che periodo dell’anno è meglio tenerle in casa o possono fiorire.

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