Scultura di Medardo Rosso: cos’è, chi è l’autore e dove trovarla

Medardo Rosso è stato un pittore impressionista, vissuto tra le seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, definito da alcuni “scultore della luce” in quanto le sue opere volevano “catturare” dei riflessi di luce. Per saperne di più su di lui e sui suoi lavori, può continuare a leggere.

La sua biografia

Rosso nacque a Torino, nel 1858, ma si trasferì a Milano, dodici anni dopo, con la famiglia. Nel 1882 e nel 1883 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, ma non apprezzò molto l’insegnamento accademico. Due anni dopo aver lasciato gli studi, sposò Giuditta Polizza, e dal loro matrimonio nacque un figlio, Francesco. Il matrimonio durò solo quattro anni, e Medardo allora si trasferì Parigi, dove entrò in contatto con artisti impressionisti.

Nel 1914 tornò a Milano, e allora cominciò a realizzare varie sculture, soprattutto in cera, ma anche in gesso, bronzo e terracotta, su cui disegnava con matite a colore. Espose le sue opere a Parigi, Londra, Venezia, Vienna, e fece alcuni busti per il cimitero monumentale di Milano, stimato da suoi colleghi, come Degas e Rodin.

Morì nel 1928, a Milano, per un infezione dovuta a un problema del sangue, la sera del 31 marzo, assistito dal figlio. Oggi, si può visitare la sua tomba al cimitero monumentale di Milano.

Si può concludere la biografia citando queste sue parole: “come la pittura, anche la scultura ha la possibilità di vibrare in mille spezzature di linee, di animarsi per via di sbattimenti d’ombre e di luci, più o meno violenti, d’imprigionarsi misteriosamente in colori caldi e freddi (…) ogniqualvolta l’artista sappia calcolare bene il chiaroscuro che è a sua disposizione

Il Bambino malato ed altre opere

Medardo Rosso, in molti anni di attività, realizzò numerose opere, ma da essere traspare che l’impressionista eccelleva nei suoi ritratti di bambini, di cui l’artista ammirava la purezza e l’innocenza.

Una delle statue più celebri, è sicuramente il Bambino malato, opera in bronzo, realizzata tra il 1893 ed 1896. Sembra che quest’opera sia stata realizzato dopo che Medardo venne ricoverato in un ospedale di Parigi, e cominciò a lavorarci dopo essersi ripreso. Con un gesto che allora parve irriverente, Rosso espose quest’opera alla Mostra d’arte Sacra di Venezia, assieme ad altre opere precedenti, come il Bambino ebreo e La Portinaia.

Nel 2014, questa statua venne rubata, durante una mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, ma venne ritrovata dopo quattro giorni, in un armadietto del museo, usato dal pubblico. Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, il ladro stesso sarebbe ritornato a restituire la scultura, visto che in precedenza, dopo i primi controlli, non c’era.

Altre statue del rosso che riproducono volti di bambini, si possono citare, oltre al Bambino malato e il Bambino ebreo anche la Bimba che ride (1890) o il Bimbo al sole (1892), ma non si può non nominare anche la Ecce Puer, una delle sue ultime opere, realizzato nel 1920, che rappresenta sempre un bambino che si stupisce davanti a qualcosa che un adulto troverebbe banale. Per realizzarla, l’artista ha usato la cera, il bronzo ed il gesso.

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