Porto Santo Stefano: dove si trova? Cosa vedere?

Porto Santo Stefano è il capoluogo di un comune italiano sparso, in provincia di Grosseto (Toscana), ed è una meta turistica e balneare. Per saperne di più su questo comune e su cosa fare e vedere, si può continuare a leggere questa pagina.

La sua storia

Questo comune è situato a nord, nel Monte Argentario, ed era un porto frequentato già nell’antichità, per quei popoli che navigano nel Mar Mediterraneo. A testimoniare il passaggio degli antichi romani in questa zona, sono i resti del bagno di Domiziano. Nel Quattrocento e nel Cinquecento, invece, passò sotto il controllo dei senesi, divenendo soggetti di incursioni da parte dei pirati.

Nel 1646 furono i francesi a conquistarlo nuovamente e nel Settecento gli austriaci e i Borboni. Nel 1801 entro a far parte del regno di Etruria e, con il trattato di Vienna (1815) divenne parte del Granducato di Toscana. Fu Leopoldo II di Lorena a farne un capoluogo, istituendo la comunità di Monte Argentario. Nella Seconda Guerra Mondiale, divenne una base logistica per i tedeschi e teatro di bombardamenti, che causarono la perdita di civili.

Cosa vedere

Ci sono diversi siti e monumenti da vedere, in questo comune, come:

  • la Fortezza Spagnola, che domina il paese (panorama che si può vedere dalle sue terrazze), edificato nel Seicento, sotto il dominio degli spagnoli, e ospita le mostre dei Maestri d’Ascia e delle Memorie Sommerse;
  • il Forte Tre Natali, struttura del 1811, edificata per volere dei francesi, a scopo difensivo;
  • la villa romana dei Domizi Enobarbi, risalente alla I secolo a.C., situato all’estremità della spiaggia, di cui si possono ammirare dei resti delle vasche sommerse per la pesca e dei pavimenti, questi ultimi rinvenuti nel 2002;
  • la Chiesa di Santo Stefano, la chiesa parrocchiale del comune, ricostruita dopo il secondo conflitto e consacrata nel 1950, progettato da diversi architetti, e con un organo di Mascioni, installato nel 1963;
  • Villa La Giocondiana, nota anche come Villa Viti, edificata nel 1920 dall’architetto di cui porta il nome, Giovanni Maria Viti, che fu una delle poche abitazioni a essersi salvata dopo i bombardamenti;
  • il convento dei Passionisti, costruito nel Settecento, come richiesto da San Paolo della Croce, e che conserva numerose reliquie di quest’ultimo, nonché opere di rilievo, come Presentazione di Maria al Tempio di Sebastiano Conca da Gaeta o Madonna con col Bambino di Pietro Aldi;
  • la Torre di Capo d’Omo, affiancata alla falesie e alle pareti d’arrampicata;
  • la Torre Argenteria, situata nelle colline interne di Porto Santo Stefano, è di origine medievale, su cui si aggirano diverse leggende;
  • i Monumenti ai caduti, ossia quello dedicato ai caduti del mare, edificato dallo scultore Edigio Ambrosetti, nel 1999, quello dedicato ai caduti delle due guerre mondiali e quello dei caduti civili della Seconda Guerra Mondiale.

Porto Santo Stefano è anche una meta balneare ed è possibile fare acquisti in negozi di artigianato. A questo paese, è possibile arrivare in auto oppure in treno o in autobus, a seconda del posto in cui si parte, e da esso si può prendere un traghetto per visitare anche le isole vicine, come l’Isola del Giglio.

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