Cervello affamato? I cibi giusti per studiare e lavorare senza perdere energia

“Siamo ciò che mangiamo” – diceva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach e, molti secoli prima di lui Ippocrate, considerato il padre della medicina, ripeteva: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Frasi e aforismi diventati celebri che però non devono essere considerati semplici slogan, poiché sottolineano quanto sia importante la nutrizione, soprattutto quando si tratta di studio o di lavoro.

Quando mangiamo non nutriamo solo il nostro corpo, ma anche il nostro cervello. L’alimentazione e il rendimento mentale infatti sono molto più legati di quanto si pensi e la loro connessione è strettissima. In questo articolo ci concentriamo sull’importanza dell’alimentazione durante intense sessioni di studio o di lavoro, con un focus particolare sui cibi più adatti per studiare e lavorare senza perdere energia e mantenere alta la soglia dell’attenzione.

Alimentazione e prestazioni: un legame diretto

Durante intense sessioni di studio o di lavoro capita spesso di accusare stanchezza, cali di concentrazione, stress e difficoltà di ricordare o memorizzare informazioni. Su tutto questo ha un impatto diretto l’alimentazione, intesa sia come qualità sia come tipologia di cibi che assumiamo e che hanno un’influenza diretta sul funzionamento del cervello, che da solo consuma circa il 20% delle calorie giornaliere. Ecco perché ciò che mangiamo non serve a sostenere solo il corpo, ma anche tutti i processi cognitivi.

Un pasto ricco di zuccheri assicura una scarica di energia nell’immediato, che però si esaurisce rapidamente provocando cali improvvisi di attenzione e difficoltà a restare concentrati. Al contrario cibi con un lento rilascio di energia, fonti di grassi buoni e vitamine del gruppo B permettono al cervello di restare attivo più a lungo, con miglioramenti delle prestazioni in termini di memoria e di attenzione.

Scegliere in modo mirato

Da un punto di vista della cultura alimentare, c’è ancora molta strada da fare. Molti studenti e professionisti ritengono che, per mantenersi leggeri e concentrati, sia sufficiente evitare cibi troppo elaborati o quantitativi eccessivi di zucchero. Sicuramente è un primo passo, ma non ancora sufficiente. È necessario seguire un’alimentazione capace di sostenere la mente sul medio-lungo periodo, adattandola di volta in volta al tipo di impegno richiesto.

Ad esempio lavorare ad un progetto creativo richiede nutrienti che favoriscono la flessibilità mentale, mentre per preparare un esame tecnico o scientifico servono cibi che migliorano la capacità di memoria e di immagazzinamento delle informazioni.

Oltre a chiedersi quali cibi evitare e con quale frequenza, è necessario anche capire cosa mangiare mentre si studia in relazione agli obiettivi e al tipo di attività da portare avanti. Così come un atleta calibra i propri pasti in base alla gara che deve affrontare, allo stesso modo chi deve affrontare lunghe ore di studio o di lavoro deve programmare la sua alimentazione in base allo sforzo mentale richiesto. Non bisogna necessariamente stravolgere la propria dieta quotidiana, ma bastano piccoli accorgimenti come alternare nutrienti, idratarsi di continuo e fare piccoli spuntini sani e naturali durante la giornata.

I cibi più adatti per ogni tipo di studio e lavoro

A questo punto non ci resta che capire quali sono i cibi più adatti in base all’attività da svolgere e quali sono le loro peculiari caratteristiche.

Per chi deve memorizzare e mantenere la lucidità

Chi affronta esami che richiedono una grande memoria o progetti pieni di informazioni, dovrebbe concentrarsi su alimenti ricchi di acidi grassi omega-3, come salmone, sgombro, semi di lino e noci. Questi cibi migliorano la comunicazione tra le cellule nervose e supportano la memoria a lungo termine. Anche le uova, grazie alla colina contenuta nel tuorlo, sono alleate della memoria e della capacità di apprendimento.

Per chi studia o lavora in modo creativo

Le attività che richiedono flessibilità mentale, intuizione e capacità di pensiero laterale necessitano di cibi che stimolano la produzione di neurotrasmettitori legati all’umore e alla creatività. Il cacao fondente, ad esempio, contiene flavonoidi che aumentano il flusso sanguigno al cervello, portando in dote lucidità e creatività. La frutta fresca, in particolare i frutti di bosco, offre invece un’elevata dose di antiossidanti che proteggono le cellule dallo stress ossidativo, favorendo una maggiore vitalità mentale.

Per chi svolge lavori mentali prolungati

Giornate intere davanti al pc, programmazione, analisi di dati e lunghe ricerche: queste situazioni richiedono una grande resistenza mentale ed energia. In questi casi è consigliabile optare per cibi ricchi di proteine magre, come il pollo, i legumi o lo yogurt greco, che aiutano a mantenere alto il livello di attenzione senza appesantire eccessivamente.

Da inserire nella dieta anche le verdure a foglia verde, come spinaci, cavolo riccio e rucola, che contengono folati e vitamine utili per la funzione cerebrale e per combattere l’affaticamento. Per questi lavori, ma per tutti in generale, è fondamentale idratarsi. Anche una lieve disidratazione può ridurre drasticamente la capacità di concentrazione. Acqua, tisane non zuccherate o infusi alla frutta sono tutti ottimi alleati.

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