Caduta cordone ombelicale: quando avviene? Cosa bisogna fare?

E’ una domanda che si fanno molte neomamme, ovvero quando cadrà il cordone ombelicale, e la risposta è che avviene nel giro di pochi giorni, ma nel frattempo ci sono alcune cose che i genitori dovrebbero fare per mantenere in salute il proprio piccolo.

Che cos’è ed il suo distacco

Il cordone ombelicale, durante la gestazione, nutre e trasmette ossigeno al bambino, non più lungo di cinque centimetri, fatto di una sostanza gelatinosa, nel quale passano due vasi sanguigni arteriosi e uno venoso, che permettono di far passare altre sostanze tra la placenta e il feto.

Quando nasce il bambino, il medico o l’ostretrica recidono il cordone ombelicale, che si trova a pochi centimetri dall’addome del piccolo, con una pinza. Dopodiché, il moncone inizierà a seccarsi, diventano di un colore opaco e di consistenza dura, e cadrà dopo una settimana o dieci giorni. Nel corso di questo lasso di tempo, la madre deve fare attenzione e medicarlo.

La medicazione

Per medicare il moncone, in modo che si secchi e cada in maniera spontanea, è necessario che questo rimanga asciutto, perché l’umidità può ritardare la sua caduta. Questa operazione va fatta due volte al giorno, con acqua ossigenata, alcool denaturato, garze sterili e retine ombelicali elastiche.

Dopo essersi lavata e asciugata bene le mani, la madre (o anche il padre), dovrà pulire il moncone usando una garza sterile imbevuta di acqua ossigenata, asciugandolo bene, tenendo sempre il moncone fuori dal pannolino, passando poi un’altra garza più piccola, imbevuta di un po’ di alcool denaturato. Il bambino, allora, potrebbe piangere, infastidito, ma non è un fatto preoccupante. Dopodiché si rifascerà il moncone con una garza asciuttae la retina ombelicale. E’ bene eseguire questa operazione al momento di cambiare il pannolino.

Dopo che il moncone sarà caduto, si dovrà continuare con la medicazione per qualche giorno, in modo che la ferita si cicatrizzi, tenendo la zona pulita e senza rimuovere delle crosticine che possono comparire. Se durante la pulizia si notano delle tracce di sangue, è bene chiamare il pediatra, che potrebbe consigliare di medicare con del mercuriocromo al 2 %, ma anche il sanguinamento non deve essere fonte di allarmismo.

Cosa fare se il moncone tarda a cadere

In alcuni casi, il cordone ombelicale può anche impiegare più di dieci giorni, a cadere, ma c’è da preoccuparsi se il ritardo supera i quindici giorni. In questo caso, è necessario rivolgersi al dottore. Se questo ritardo supera le quattro settimane, infatti, può essere segno che è presente un’infezione, soprattuto se la zona dell’addome è arrossata, oppure se la base della ferita sanguina o c’è del pus, oppure emana un cattivo odore.

Sono rare la patologie congenite legate al cordone ombelicale (e ritardano la sua caduta), ma si possono verificare. Una di queste è l’ombelico cutaneo, un’anomalia cutanea in questa area del corpo, a cui si deve porre rimedio con un intervento chirurgico. Più frequente, in questi casi, è invece l’onfalite, che si manfiesta con un rigonfiamento e un arrossamento alla base del moncone, che fa fuoriuscire pus e/o sangue dalla ferita.

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