Camillo Golgi: ecco chi era e quali studi ha conseguito

Camillo Golgi è stato uno scienziato e medico italiano, vissuto tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Ma qual è la sua biografia? Quali sono stati i suoi studi più importanti?

La sua biografia

Nato il 7 luglio 1843 a Corteno (oggi Corteno Golgi in suo onore, in Val Camonica), da padre medico, Bartolomeo Camillo Emilio Golgi rimase i primi quindi anni della sua nel suo paese natale, conseguendo poi il diploma al Liceo classico Arnaldo di Brescia. Si laureò poi in Medicina, a Pavia, con la tesi “Sull’eziologia delle malattie mentali”, discussa con il noto antropologo Cesare Lombroso.

Dopo aver vinto un concorso, continuò a fare esperimento, usando la sua piccola cucina rudimentale, essendo diventato medico ad Abbiategrasso, ed è stato nel 1873 che ha messo a punto il metodo di Golgi, ovvero la “reazione nera“, per colorare in maniera selettiva le cellule, trasferendosi poi nuovamente a Pavia continuando i suoi studi. Nel 1877 sposò Evangelina Aletti, di tredici anni più giovane di lui e nipote di Giulio Bizzozero, dalla quale non ha avuto figli.

Oltre che alle questioni scientifiche, si dedicò anche la politica, e ricoprì la carica di assessore all’igiene presso il comune di Pavia, proponendo anche la costruzione di un nuovo Policlinico. Nel 1893 divenne nuovo rettore all’università di Pavia, aderendo anche all’Unione Liberale Monarchica, diventando dopo le elezioni consigliere comunale, ma riprese la sua attività di ricerca nel 1898, scoprendo uno dei componenti fondamentali delle cellule.

Vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 1906, che gli conferì fama internazionale e durante la Prima Guerra Mondiale fu diretto dell’ospedale militare allestito nell’antico Almo Collegio Borromeo di Pavia, promuovendo per i feriti di guerra dei trattamenti riabilitativi. Nel 1924 la sua salute cominciò a farsi cagionevole, e si recò a Roma, sostenendo la nascita di un altro ospedale. Morì a Pavia nel 1926, dove è sepolto con sua moglie, vicino anche alle tombe del suo professore Bartolomeo Panizza, ed il suo allievo Adelchi Negri.

I suoi studi più importanti

Tra gli studi principali di Golgi, si possono citare:

  • la reazione nera, la sua prima scoperta importante, a cui si è accennato prima, in cui usò delle colorazioni per individuare le strutture di una cellula;
  • l’apparato di Golgi, ovvero altri studi sulle cellule del 1897, quando osservò un apparato filamentoso ad andamento convoluto, in grado di formare una rete citoplasmatica. Tale scoperta fu oggetto di dibattito internazionale e di altri studi, da parte dei suoi colleghi;
  • gli studi sulla malaria, con i quali chiarì le fasi di sviluppo e riproduzione del Plasmodium malariae (che provoca una forma di malaria), e ciò permise di guarire gli infetti al momento giusto, usando il chinino;
  • la funzione delle terminazioni nervose dei tendini, oggi nota come corpuscolo del Golgi;
  • altri studi sui reni, l’Huntington, i bulbi olfattivi, etc.

Grazie a queste sue scoperte ricevette vari riconoscimenti ed onorificenze. Nel 1881, ad esempio, divenne “socio corrispondente” della Reale Accademia delle Scienze di Torino, nel 1900 venne nominato dal re Umberto I senatore del Regno d’Italia, e divenne Cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia.

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