Case di cura in montagna: cosa si sa dei sanatori? Ci sono ancora?

Chi ha letto La montagna incantata di Thomas Mann saprà cos’è un sanatorio, ovvero una casa di cura situata, per l’appunto, in montagna, dove il protagonista del libro ha raggiunto un cugino per curarsi dei problemi respiratori. Oggi, strutture del genere non ci sono più, o perlomeno sono cambiate. Infatti, in montagna ci sono sia centri di cura che delle terme, e queste ultime possono risultare davvero benefiche, oltre che piacevoli. Ma quanto fa bene davvero andare in montagna? Quali sono le terme migliori?

L’aria di montagna

C’è da dire che la montagna sa essere davvero un ambiente salutare, e non solo perché permette di effettuare escursioni, camminate e altre attività che risultano benefiche al livello psico-fisico. C’è chi sostiene che la montagna “purifichi il sangue”, e in termini scientifici quello che avviene si definisce eritropoiesi accelerata, ossia una rigenerazione dei globuli rossi nel sangue. Ad alta quota, infatti, sembra che i globuli rossi “migliorino” le loro funzionalità, e ciò fortifica l’organismo.

Stare in montagna, quindi, rende più attivi, sia per l’aria che si respira sia per le attività o sport che si possono fare, senza contare che nell’aria di montagna non ci sono agente inquinanti o allergeni che si trovano nello smog di città. Visto che nel sangue fluisce più ossigeno, anche salute del cuore migliore, e sotto il profilo psicologo, lo stare a contatto con la natura e con dei paesaggi da mozzare il fiato migliorano sicuramente l’uomo e allontanano ansia e stress.

Terme in montagna

In Italia non mancano di certo i centri termali dove seguire delle cure, che con l’aria di montagna possono risultare un ottima cura, fisica e psicologia. Tra queste, si possono citare:

  • le Terme di Brennero, in Trentino Alto Adige, in cui i trattamenti curativi comprendono docce nasali, cure idropiniche (assunzione di acqua termale, in forma di bevanda, a scopo terapeutico), insufflazioni, cure con i fanghi, etc;
  • le Terme di Pré Saint Didier, in Valle d’Aosta, che propone cure termali e con il fango;
  • le Terme di Vinadio, a 1320 metri di altezza, presso le Alpi Marittime (Piemonte), tra le sue cure, termali, respiratorie e con il fango, si può includere il linfodrenaggio, ossia un massaggio effettuate nelle zone del corpo che presentano un’eccessiva riduzione della circolazione linfatica;
  • Bormio Terme, centro fondato nel 1920 in Valtellina, al centro delle sue cure termali c’è l’acqua termale di solfato bicarbonato alcalino terrosa, proveniente dalla montagna a una temperatura compresa fra i 37°C ed i 40°. Oltre alle cure con quest’altra, ci sono sempre quelle con i fanghi e il percorso caldo/freddo Kneipp, un un trattamento che prende il nome dall’abate che lo ha ideato dall’abate, e consiste in passeggiate in vasche speciali dove si alternano flussi di acqua calda e fredda, allo scopo di migliorare la circolazione e tonificare i tessuti;
  • Arta Terme, in Friuli-Venezia Giulia, che propone la crenoterapia, tra i vari trattamenti, ossia una terapia che può essere sia interna, con l’assunzione dei minerali necessari, oppure esterna, come la fangoterapia, e l’idrokinesiterapia, una terapia riabilitativa che si esegue in acqua.

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