Dipartimento Farmacia: ecco l’offerta formativa dell’Università degli studi di Bari

Ci sono diversi Dipartimenti di Farmacia nelle università italiane e qui, in questa pagina, si possono trovare informazioni sui corsi, i progetti ed altri servizi dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro. Buona lettura!

L’offerta didattica

In questo Dipartimento, l’offerta didattica si suddivide per le lauree triennali o i corsi di laurea a ciclo unico. Per la laurea triennale, vi è il corso di laurea in Scienze e tecnologie erboristiche e dei prodotti per la salute, il cui piano di studi prevede materie come chimica generale ed inorganica, chimica analitica, farmacognosia, biologia animale, igiene dei prodotti erboristici e dietetici, patologia e microbiologia, biochimica e fisiologia generale con elementi di anatomia.

Ci sono, poi, tre corsi di laurea a ciclo unico, ossia:

  • il corso di laurea a ciclo unico in Farmacia, con un percorso di studi che comprende non solo alcuni corsi di base della laurea triennale, ma anche materie come fisica con elementi di matematica, anatomia umana, fisiologia umana ed analisi dei medicinali;
  • il corso di laurea a ciclo unico in Farmacia interateneo, che si differenzia dal precedente sempre per l’offerta formativa, più amplia del precedente;
  • il corso di laurea a ciclo unico in Chimica e tecnologie farmaceutiche, che comprende a sua volta vari indirizzi, dalle Analisi chimico farmaceutiche e tossicologiche alla Tecnologia Farmaceutica con elementi di socioeconomia.

Tutti questi corsi di laurea sono a numero chiuso e, di conseguenza, vi si può accedere solo tramite un concorso di ammissione. Il numero degli ammessi e le materie da studiare variano, ovviamente, a seconda dell’indirizzo che si sceglie.

La ricerca e gli sbocchi lavorativi

Un dipartimento del genere non può non includere dei progetti di ricerca, e gli argomenti variano sempre a seconda del laboratorio. Ad esempio, nel laboratorio di chimica, gli argomenti trattati riguardano la progettazione, la sintesi e l’attività in vitro di inibitori selettivi e reversibili di enzimi e processi biologici, coinvolti in malattie neoplastiche e neurodegenerative. Tra i dottorati di ricerca, invece, vi è quello in Scienze del Farmaco, il cui obbiettivo è di formare ricercatori qualificati nello sviluppo dei farmaci, mediante sempre la sintesi biocompatibile alla valutazione farmacologia. Tra gli altri servizi del dipartimento ci sono anche biblioteche, tutorato didattico ed informazioni sui progetti Erasmus.

Per i laureati, gli sbocchi lavorativi sono diversi, in quanto un laureato in Farmacia può anche lavorare per varie aziende. Un farmacista, infatti, non deve saper solo conoscere i farmaci e le dosi in cui assumerli, ma deve anche tenersi in collegamento con laboratori e strutture sanitarie, partecipare e collaborare a diverse iniziative, e saper dispensare non solo medicinali, ma anche prodotti cosmetici e dietetici.

Ad esercitare la professione di farmacista sono in maggioranza le donne (circa il 63 %), ed in media lo stipendio è di 1450 euro. Naturalmente, i guadagni dei farmacisti variano a seconda del settore in cui operano: un farmacista ospedaliero, infatti, guadagna in media 2450 euro al mese, mentre un chimico farmaceutico percepisce uno stipendio di 1650 euro, ed un addetto al controllo ed alla qualità dei farmaci può guadagnare 1850 euro mensili.

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