Fermacravatta: per cosa si usa? Quanti modelli esistono? Come sceglierli?

Il fermacravatta è uno dei tanti accessori da abbinare a vestiti e completi, utili soprattutto per gli uomini, ma non è escluso che possano indossarle anche le donne (magari per trattenere dei foulard o delle cravatte di una divisa). Ma quanti tipi di fermacravatte esistono? A cosa servono di preciso?

Perché indossarli?

E’ lecito domandarselo, soprattutto se si deve pensare a quale tipo di fermacravatta usare. Di sicuro è funzionale, se si deve tenere la cravatta tutto il giorno nella medesima posizione (che può risultare difficile se si hanno anche delle spalle irregolari), evitando di non sembrare trasandati, e soprattutto permettono di tenere la cravatta pulita, senza aloni di sudore.

Se si sceglie il modello giusto può diventare un accessorio elegante ma non troppo vistoso, che valorizza la cravatta, e se caratterizzato con degli emblemi o dei loghi, può indicare l’appartenenza di chi lo indossa a un’organizzazione.

Naturalmente bisogna metterlo nel modo giusto. Generalmente, si consiglia di metterlo tra il terzo e il quarto bottone della camicia che si indossa, se la giacca è sbottonata, oppure al centro, se invece la giacca è abbottonata, facendo attenzione a posizionarlo nel verso giusto. E’ preferibile, che il fermacravatta sia lungo circa 3/4 rispetto alla cravatta.

I tipi di fermacravatta

Esistono cinque tipi di fermacravatta, ovvero:

  • il Tie Bar, ovvero il fermacravatta a forcina, che si caratterizza per essere una semplice striscia di metallo, che si fa scorrere sulla cravatta;
  • il Tie Clip, il fermacravatta a clip, dotato di una chiusura simile ad una molletta. Sia questo tipo che quello a forcina sono stati usati per la prima volta nel 1926;
  • il fermacravatta a fascia, ideato di recente, ed è una piccola fascetta in tessuto o plastica, che attraverso il retro della cravatta, fissandosi con i bottoni della camicia;
  • il fermacravatta a catena, che permette di far aderire bene la cravatta alla camicia, la cui larghezza dovrebbe essere di 2,5 centimetri, ed è adatto se si opta per uno stile retro;
  • il fermacravatta con perno a catena, dotato di una piccola fibbia dietro, che permette di fissare il perno con una piccola catena, e si può posizionare appena al di sotto del nodo della cravatta.

Per scegliere quella giusta, bisogna che sia adatto al completo che si indossa, abbinandovi anche altri accessori, come bracciali o anelli, magari nello stesso metallo (oro o argento).

Si consiglia, comunque, di scegliere quelli in lega, ovvero fatti di più elementi, placcati in argento, oro o platino, perché sono di sicuro più resistenti, conveniente e resistenti ai graffi. Tuttavia, bisogna curarlo nella maniera giusta a seconda dei metalli che formano la lega in questione e fare attenzione che non ci sia del nichel, che può provocare allergie.

Tra i più originali, indossati sicuramente da chi non vuole passare inosservato, se ne trovano a forma di squalo, di chitarra, a forma di occhiali o di Vespa anni 50.

Il loro prezzo varia a seconda del materiale e della lavorazione, e quelli di marche famoso possono superare anche i mille euro. Un fermacravatta di Gucci a forma di serpente, ad esempio, realizzato in oro diciotto carati ed occhi in turchese, costa circa 1590 euro.

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