I filamenti del micelio (ife): che cosa sono? E come si possono usare?

Tutti sanno cosa sono i funghi, ma forse non tutti conosco il micelio, l’apparato vegetativo dei funghi, formato da ife, ovvero degli intrecci di filamenti, in cui scorre il protoplasma, che possono essere sia pluricellulari sia unicellulari. Per sapere di più su che cos’è, se si può ottenere e come si usa, si può continuare a leggere questa pagina.

Le caratteristiche del micelio

Il numero dei filamenti ife, di colore bianco, che formano il micelio, possono variare a seconda del tipo di fungo. Essi si trovano nel substrato vegetativo, e non si possono vedere ad occhio nudo, fatta eccezione per qualche specie, che nei gambi presenta proprio dei filamenti.

Si possono distinguere due tipi di micelio:

  • il micelio primario, ovvero il micelio sterile dei Basidiomiceti (una classe di funghi caratterizzati dal micelio settato), con ife mononucleate, generato dalla germinazione di una spora che ha una polarità positiva e negativa;
  • il micelio secondario, il micelio fertile dei Badisiomiceti, originario di due ife del micelio primario, e può produrre nuove spore.

In particolari condizioni climatiche, come una temperatura non troppo basso o un’umidità elevata, il micelio produce un corpo fruttifero, la cui struttura carnosa, può variare in dimensioni, forme o colori, a seconda della formazione o della distribuzione delle spore. Durante la fase di sviluppo, è il micelio che assorbe il nutrimento dal terreno.

Come si ottiene il micelio per coltivare i funghi

I funghi crescono spontaneamente, ma c’è chi preferisce coltivarli, per questo occorre procurarsi il micelio, che include il patrimonio genetico della pianta. Le sue caratteristiche derivano dalle spore, e se queste sono deboli o forti, il micelio sarà altrettanto debole o forte. Che quest’ultimo sia forte, è indispensabile, se si vuole coltivarlo.

E’ possibile procurarsi un micelio in una cultura liquida, ossia un micelio coltivato nell’acqua, con vari tipi di nutrienti, come lo zucchero, lo sciroppo d’acerto, etc, oppure si può fare in una gelatina di agar-agar. Quest’ultimo, tuttavia, è un metodo più costoso. Il micelio andrà poi conservato a una bassa temperatura, che si aggiri attorno al 4 o i 5° (quindi va bene il frigorifero). Con la piastra petri, o un barattolo di acqua e miele, il micelio può moltiplicarsi. Si può conservare finché il micelio non invecchia (e se conservato può succedere dopo anni).

Ci sono diversi metodi per coltivare i funghi, anche in casa. Se si cerca un modo rapido, è possibile utilizzare un kit specifico, in cui si trovano dei panetti realizzati con dei materiali organici, come i fondi di caffè, e in essi va innestato il micelio. In commercio ci sono diversi modelli, che possono fornire un paio di raccolti.

Se coltivati in una cassetta di legno, come molte altre piante, ed in questo caso bisogna acquistare un substrato per i funghi, con del micelio già innestato. Una volta messo il substrato nella cassetta, si aspetterà cinque giorni prima di trasferirli in un luogo fresco e lontano dal sole. Se vi si trova una patina bianca, sotto un coperchio di polistirolo, è segno che i funghi stiano per nascere, e per questo bisogna nebulizzare dell’acqua. Dopo un paio di settimane, si potranno raccogliere. C’è poi una coltivazione più lunga, se piantati nel terreno.

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