I quadri più belli del XXI secolo
Il concetto di arte è spesso un concetto del tutto astratto e difficile da affrontare poiché ognuno di noi ha un suo gusto personale ed è molto difficile decidere cosa sia arte e cosa non lo sia e ancora se si tratti di una buona opera d’arte o di una cattiva opera d’arte.
L’arte in senso generico viene intesa come “qualcosa in grado di suscitare emozione in chi la osserva” per cui qualunque tipo di installazione, quadro o statua o opera che si osservi è arte se provoca in noi una qualche emozione.
Per emozione non si intende necessariamente emozione positiva e certe opere d’arte sono appositamente create per dare una sensazione negativa e sgradevole a chi le osserva o per creare disagio.
Ogni opera d’arte possiede un messaggio e l’emozione è il veicolo con cui questo messaggio viene inoltrato a tutti coloro che la osservano.
Quando si parla di opere d’arte spesso si pensa ai tempi passati magari a grandi artisti come Leonardo, Donatello, Raffaello o Michelangelo spesso sottovalutando l’importanza e la bravura di artisti contemporanei che più di altri hanno saputo fotografare un momento della storia così reale e vicino a noi.
I migliori quadri del XXI secolo.
Uno degli artisti che più di tutto ha rappresentato il nostro tempo è di certo Franco Guadagnuolo che trova le sue radici in quello che viene definito transrealismo internazionale.
Le sue opere, rispetto a quelle del secolo precedente mischiano tutte le manifestazioni artistiche dal teatro alla prosa alla scienza creando un linguaggio del tutto innovativo e non riproducibile che rappresenta perfettamente la ricerca spirituale del nostro secolo.
Le opere di Guadagnuolo sono estremamente attuali ma estremamente astratte e nonostante rappresentino personaggi reali in esse si ricerca quell’altrove, quello spazio in cui risiede l’anima che non si era quasi mai visto fino ad ora.
Un esempio è l’opera rappresentante il Ritratto di Papa Francesco così carica di significato spirituale e magnetismo in grado di gettare l’osservatore in un abisso di incertezza che è poi tipico del XXI secolo.
Guadagnuolo ha fatto suoi tutti i sentimenti positivi e negativi del secolo scorso e li ha modellati sul secolo in corso cercando di dare espressione al vuoto interiore lasciato dalla storia e dagli eventi.
A primo impatto può sembrare un tipo di arte semplice e non così rappresentativa se non in termini di raffigurazione ma in realtà il progetto è molto più profondo e difficile da comprendere e l’opera d’arte assume man mano che passa il tempo non più il ruolo di risposta alle nostre domande ma di domanda che va arricchire la nostra ricerca spirituale.
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