Si può uscire con la febbre a 38?

Alcuni pensano che dopo aver preso un medicinale, come la tachipirina, si possa uscire anche con la febbre a 38°, ma è davvero consigliabile?

La febbre e i suoi effetti

Di solito, la febbre a 38° è considerata febbre moderata, e può diventare elevata quando arriva a 39°, e per evitare che arrivi a questa temperatura, si consiglia vivamente di non uscire di casa.

Se proprio si ha la necessità di dover uscire, si può comunque ricorrere a un antipiretico, come la tachipirina, da assumere sia prima che dopo essere usciti di casa. Inoltre, è bene coprirsi accuratamente, portarsi dietro il termometro ed evitare posti troppo affollati e di bere alcolici. Nel caso che la temperatura arrivasse a 39°, è bene rientrare.

Bisogna considerare che la febbre non è che un sintomo di qualche altra malattia, e se è dovuta a un virus, è bene rimanere a casa, non solo per evitare che la propria condizione si aggravi, ma anche per non contagiare chi ci è intorno.

Ci si deve ricordare che il rialzo della temperatura, è un meccanismo di difesa da parte dell’organismo, per contrastare dei microrganismi, come i batteri o i virus, ed è quindi un chiaro segnale del nostro corpo per dirci di restare a riposo.

Come contrastare la febbre per uscire da casa

La miglior cosa da fare, è cercare di guarire, prima di uscire di nuovo di casa, mettendosi a riposo ed assumendo, eventualmente, dei medicinali, se la febbre diventa troppo alta.

Ci sono diversi modi, ovvero i cosiddetti “rimedi della nonna”, per combattere la febbre. Uno di questi è di rinfrescare la fronte con le delle pezze fredde (magari bagnate con acqua ed aceto) o una borsa del ghiaccio, in modo da abbassare la temperatura. Anche un bagno o una doccia calda possono aiutare, se non durano più di una decina di minuti.

Quando si ha la febbre, l’importante è assumere dei liquidi, come le spremute, frullati e i brodi vegetali. Naturalmente, si può provare anche a bere degli infusi. Uno dei migliori, è sicuramente quello di eucalipto: si versano venti grammi delle foglie di questa pianta in un litro di acqua bollente, per una decina di minuti. Dopo averlo filtrato, se ne devono bere due o tre tazze al giorno. Se la febbre è di natura infiammatoria, si consiglia, invece, un decotto preparato con la corteccia di frassino.

Se, dopo tre o quattro giorni la febbre non accenna ad abbassarsi (o aumentare), è necessario rivolgersi al proprio medico.

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