Arti marziali giapponesi: ecco le tipologie ed altre curiosità

Molti conoscono le arti marziali per averle viste in televisione, ma probabilmente non tutti le conoscono bene oppure confondono delle arti marziali di altri paesi dell’Asia con quelle giapponesi. Per saperne di più sull’argomento, si può continuare a leggere questa pagina.

Le otto arti marziali giapponese

Sono otto le arti marziali più note del Giappone, dalle origini antiche, e praticate ancora oggi, ovvero:

  • il kendo, una specie di scherma giapponese, ma in cui vengono usate una spada di bambù ed un armatura protettiva. Sembra che sia basato sulle tecniche di spada usata dai samurai;
  • il judo, che è un arte marziale più moderna, diventata uno sport olimpico nel 1882, ed è una tecnica di lotta che comprende l’uso di mani e piedi, e le mosse prevedono di gettare a terra l’avversario;
  • l’aikido, altra tecnica di lotta giapponese, ma che ha lo scopo di difendere, senza ferire l’avversario;
  • il karate, una delle più note arti marziali, diventato famoso negli anni Cinquanta per via di vari film, che ne hanno fatto una delle tecniche di lotta più praticate al mondo;
  • il sumo, tecnica di lotta libera, che ha avuto origine nei templi scintoisti, tramite dei rituali, e sempre prima di iniziare un incontro, i lottatori eseguono varie cerimonie nell’anello;
  • il kyudo, l’arte giapponese di tiro con l’arco, che ha più di duemila anni, richiede un certo gradi di maturità e forza, tanto che in Giappone si comincia ad insegnarla dall’età di quindici anni in su;
  • lo yabusame, che comprende sempre il tiro con l’arco, ma a cavallo, e si consiglia sempre, a chi vuole praticarla, di iniziare con il kyudo;
  • il koryu, oggi non più praticato, soprattutto dopo che si è sciolto l’ordine dei samurai.

I benefici di queste discipline

La scelta di quale arte marziale praticare è sempre individuale, e dipende anche dalle proprie capacità fisiche e tecniche. Lo yabusame, ad esempio, è un’arte marziale molto difficile, e persino in Giappone essere accettati in un corso non è considerata una cosa da poco.

La pratica di queste tecniche, comunque, apporta dei benefici sia a livello fisico che psicologico. Infatti, aumentano la sicurezza in entrambi gli aspetti, e l’obbiettivo di ognuno è il controllo delle proprie forze, rimanendo calmi ed allontanando lo stress. Fisicamente, aumentano forza e resistenza.

Ovviamente, ognuna di queste tecniche ha dei benefici specifici. Il judo, ad esempio, rende meno aggressivi ed aumenta resistenza e flessibilità, mentre l’aikido rende più consapevoli e spinge ad essere più determinati, in quanto lo si perfeziona in anni. Il karate, oltre a conferire una maggiore agilità fisica, allenta anche lo stress.

Chi vuole praticare queste arti marziali, deve anche tenere conto dell’atteggiamento con cui affrontarle. In Giappone, queste pratiche si eseguono senza dimenticare onore e cortesia, che vanno anche ai limiti della formalità, in quanto sono al centro della cultura giapponese. Bisogna essere umili ma non farsi umiliare, essere onesti, non abusare della propria forza e non farsi sottomettere, continuando tuttavia ad essere gentili. La disciplina è fondamentale.

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