BJJ tecniche: ecco quali sono e che disciplina è

Il Brazilian Ju Jitsu, o BJJ, è un’arte marziale che comprende tecniche di difesa e, nonostante il nome, somiglia più al submission wresting, che ad una disciplina orientale. Ma in che cosa consiste? Quali sono le sue tecniche?

Storia e stile di combattimento

Il BJJ, come suggerisce il suo stesso nome, è nato in Brasile negli anni Venti. Un console giapponese ed altri cinque esperti introdussero il jujutsu nel paese, e furono notati durante delle competizioni di lotta da altri che la praticavano. Tra questi, vi era Hélio Gracie, che seguì gli insegnamenti da questi maestri e sviluppò in anni successivi tecniche prese da esse, aiutato dal fratello Carlos.

Questa disciplina insegna che anche una persona piccola di statura e senza una grande forte può portare al suolo il suo assalitore, utilizzando tecniche come chiavi e leve articolari, soffocamenti, strangolamenti e compressioni muscolari. Esso è, quindi, adatto a tutti, e si può applicare su quattro dimensioni di combattimento, ovvero la lotta con kimono, senza kimono, difesa personale ed arti marziali miste.

Anche i gradi del BJJ si distinguono per cinture. Per i bambini e ragazzi fino a quindici anni, i livelli di lotta si distinguono, nel seguente ordine, in cinture bianche, grigie, gialle arancioni e verdi. Dai sedici ai diciotto anni, le cinture sono quelle blu, viola e marroni. Dai diciannove anni in poi, invece, ci si distingue per i dan, ovvero dei livelli di abilità, e dal primo al sesto includono la cintura nera, al settimo una nera e rossa, all’ottavo una cintura rossa e bianca, ed il nono e decimo dan sono rosse.

Le tecniche e i benefici

Sono numerose le tecniche di questa disciplina, ed esse includono soprattutto la sottomissione, ed altre mosse prese da diverse arti marziali. Tra queste si possono citare:

  • il knee on belly, ovvero il ginocchio sullo stomaco;
  • la breaking posture, il rompere la postura;
  • gli sweeps, ossia i ribaltamenti;
  • la kimura, una mossa di sottomissione usata in questa disciplina, inventata nel 1935 dal judoka di cui porta il nome, e consiste nel tenere l’avversario a terra con le gambe, evitando di mollare la presa con le braccia;
  • la Guardia de La Riva, realizzata negli anni Novanta, che consiste nell’attaccare la schiena;
  • il Takedown, una tecnica che consiste nello sbilanciare un avversario, in modo da portarlo a terra con l’attaccante che atterra in cima;
  • il Leglock, un blocco articolare diretto alle articolazioni della gamba, come il ginocchio o la caviglia.

Il BJJ porta diversi benefici a livello fisico, in quanto permette di sviluppare forza, flessibilità, resistenza e coordinazione motoria, in particolare aiuta a migliorare le capacità cardiovascolari e respiratorie. Come molte altre discipline fisiche, può anche aiutare a perdere peso e migliora i riflessi, il tutto se abbinato a stretching e ad un’alimentazione corretta. Psicologicamente, essendo una disciplina che comprende tecniche di autodifesa, può aumentare la fiducia in se stessi e l’autostima, riducendo anche l’ansia e lo stress ed aiutando a gestire le emozioni. Può anche allenare le capacità mnemoniche, in quanto comprende più di cinquanta mosse da ricordare.

Leggi anche:

Condividi su: