Artisti giapponesi: quali sono i più noti? E le loro opere?
Il Giappone non manca certo di bravi artisti, passati ed attuali. In questa pagina, ne sono citati due tra i più famosi, e per saperne più si può continuare a leggere questa pagina.
Katsushika Hokusai
Uno degli artisti giapponesi più noti, vissuto tra il 1760 ed il 1849, è Katsushika Hokusai, noto per le sue opere in stile ukiyo-e, la ben nota stampa artistica giapponese che ha anche ispirati alcuni artisti occidentali. Hokusai nacque a Edo (Tokyo), terzogenito di Kawamura Itiroyemon. A dodici anni cominciò a lavorare come fattorino di una biblioteca e a quattordici come apprendista un intagliatore di matrici tipografiche.
Allora cominciò il suo interesse per l’arte e a diciotto anni decise di cominciare a dipingere i propri quadri. Il suo successo iniziò dal 1795, con numerose opere, e nel 1814 pubblicò quindici volumi del suo Hokusai manga, una raccolta di schizzi con soggetti di varia natura. Oltre all’arte, Hokusai aveva numerosi interessi anche per il teatro e la letteratura, tanto che si cimentò nella produzioni di stampe con soggetti augurali, teatrali, libri gialli e romanzi popolari, manuali didattici e varie xilografie, influenza dalla pittura cinese ed occidentale.
Della sua vita privata si sa che si sposò due volte, anche se il nome delle mogli è rimasto ignoto, ma ha avuto tre figli da entrambe, e due delle figli seguirono le sue orme diventando pittrici a loro volta.
Tra le sue opere più note si possono citare le trentasei vedute del Monte Fuji, realizzate tra il 1826 e il 1833, per un totale di 46 stampe, e la più celebre è sicuramente La grande onda di Kanagawa.
Takashi Murakami
Tra gli artisti contemporanei più noti del Giappone, definito anche il re della pop art giapponese, è Takashi Murakami. Nato a Tokyo nel 1962, in una famiglia modesta, nel 1986 iniziò a studiare la pittura giapponese all’Università delle Arti della sua città. Da giovane si interessò ai manga e gli anime, e nel 1989 tenne la sua prima mostra.
Fu nel 1993 che realizzò il suo personaggio più famoso, “Mr Dob“, considerato da molti il suo alter ego, e l’anno dopo si trasferì a New York, grazie a una borsa di studio. In tale periodo si interessò alla Factory di Andy Warhol e alle filosofie di aziende cinematografiche come la Disney o lo Studio Ghibli. Nel 1995 venne invitato anche alla Biennale di Venezia, per poi ritornare negli Stati Uniti, dove ha esposto i suoi lavori in vari musei. Sempre negli anni Novanta, secondo quanto lui stesso ha dichiarato, ha cercato di fondere la pop art con personaggi come Hello Kitty.
Nel corso degli anni, fondò il movimento artistico postmoderno conosciuto come Superflat, influenzato dai cartoni animati giapponesi. I lavori di tale arte esplorano i temi più diversi, come la guerra o il feticismo sessuale. Nel 2010, la Reggia di Versailles ha ospitato una sua grande retrospettiva, che includeva ventidue sue opere.
Tra i suoi lavori, si possono citare:
- Hiropon, una sua scultura del 1997;
- la Super nova, uno dei suoi primi dipinti, realizzato nel 1999;
- la Kawaii! Summer holiday, del 2002;
- l’Oval Buddha, altra scultura del 1997
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