Calcio per ciechi: in che cosa consiste? Dove si può praticare?

Gli atleti non disabilità visiva possono praticare un tipo di calcio adatto al loro, ovvero il calcio a cinque per ciechi. Ma cosa si sa di questa disciplina sportiva? Dove si può praticare?

Come funziona

Il tipo di calcio a cinque per non vedenti si è diffuso negli anni Ottanta, e sembra che abbia avuto origine in Sudamerica, in Brasile, dove si è tenuto il primo campionato proprio nel 1980. In Italia è presente da circa una trentina d’anni.

Questo sport si pratica su un campo di gioco lungo tra i 38 e i 42 metri e largo tra i 18 e i 22 metri, con sponde laterali, costruite con diversi materiali, come legno o fibra, alte tra i 100 e i 130 metri, in modo che la palla esca solo su le linee di fondo, ed il pallone usato presenta dei sonagli che emettono suoni. Ciò vale per i ciechi assoluti, mentre gli ipovedenti possono giocare su un campo tradizionale o in una palestra, con un classico pallone.

Ogni squadra è composta da quattro giocatori in movimento ed un portiere, di cui i quattro sono non vedenti, mentre il portiere è vedente. I quattro giocatori in movimento sono guidati dall’allenatore e dalla guida, nelle posizione di attacco. Secondo il regolamento nessuno può parlare durante il gioco, fatta eccezione dell’allenatore e del portiere quando la palla è nella propria zona, mentre gli ipovedenti non hanno bisogno di un altro tecnico o giocatore. I giocatori non vedenti, inoltre, devono essere bendati con mascherina e tampone oculare, perché così chi di loro può percepire luci e ombre non ha un vantaggio verso gli altri che non vedono nulla. Gli ipovedenti, invece, non hanno bisogno di nessun accorgimento.

Le partite comprendono due tempi, ognuno da venticinque minuti, con un intervallo di dieci minuti. I giocatori non vedenti sono liberi di muoversi nel campo, mentre il portiere, come nel calcio vero e proprio, deve rimanere nella sua area, dalla profondità di due metri.

Dove si può praticare

I non vedenti che vogliono praticare questo sport possono rivolgersi alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi), in modo da trovare delle sedi presso la propria zona.

Ad esempio, a Roma, ci si può rivolgere alla ASD Disabili Roma, in via Stilicone 274. Questa associazione sportiva per disabile è stata fondata a Roma nel 1997, ed oltre al calcio propone attività come l’arrampicata sportiva, la scherma, l’atletica, il nuoto, il karate, la difesa personale, lo showdown e l’equitazione.

Il Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS, invece, formatosi nel 1980, ha sede nella suddetta città in via Vivaio 7, tra le sue attività include anch’esso non solo il calcio e alcune delle attività appena citate, ma anche baseball, bike, yoga, pilates e persino scacchi.

In provincia di Firenze, il calcio per cinque si può praticare al Quartotempo, un’Associazione Sportiva Dilettantistica che ha sede nel comune di Campi Bisenzio. In Liguria, invece, ci si può rivolgere all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, fondata a Sanremo nel 1997, e la sua sede principale è nel suddetto comune, in via Romolo Moreno 3.

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