Colazione sull’erba: chi è l’autore di questo quadro? Cosa si sa di esso?

La Colazione sull’erba, dipinta da Edouard Manet, è uno dei quadri più noti del suddetto autore. Ma cosa si sa di quest’opera? E del suo autore? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

L’autore

Edouard Manet nacque nel 1832 a Parigi, in una famiglia dell’alta borghesia francese. Suo padre era un alto funzionario al Ministero di Giustizia e la madre era figlia di un diplomatico. Primo di tre fratelli, fu osteggiato dal padre per quanto riguardava la sua passione per l’arte, ma lui continuò ad amare quest’ultima, e grazie al supporto di uno ziò cominciò a dipengere e a studiare tecniche di pittura.

Dal 1849, si formò come pittore presso l’atelier di Thomas Couter, distaccandosi dallo stile degli artisti dell’epoca. Negli anni successivi si recò anche in Olanda ed in Italia, per studiare l’arte di altri pittori famosi, cominciando ad interessarsi al realismo. Opere come la Colazione e l’Olympia, vennero poi dipinti nel 1863 e 1864, suscitando un certo scalpore. All’Impressionismo, Manet si avvicinò una decina di anni più tardi. Nel 1863, poi, si sposò con la pianista olandese Suzanne Leenhoof (1829-1906), da cui ebbe un figlio, Leon, nato nel 1852 (ovvero prima che i due si sposassero), e che ritrasse in diverse opere. Nell’ultimo periodo della sua vita, Manet fu costretto a letto da una paralisi, che lo portò alla morte nell’aprile del 1883, a Parigi, dopo che gli venne amputata la gamba sinistra.

Tra le sue opere più note, oltre a quelle già citate, si possono citare Il bar delle Folies Bergère, del 1882-1883, Nanà, del 1877, Berthe Morisot con un mazzo di violette, del 1872, La viennese, del 1881, ed Il pifferaio del 1866.

Il quadro

Manet dipinse la Colazione sull’erba tra il 1862 e il 1863, e ritrae una donna completamente nuda seduta accanto a due uomini borghesi che guarda verso la direzione di chi guarda, in una posa naturale. Non molto distante da loro, vi è una seconda donna, in sottoveste, mentre accinge a bagnarsi in un laghetto, dove è attraccata una barchetta.

Sicuramente, per dipingere quest’opera, il pittore francese sicuramente si ispirò agli artisti olandesi, e vi si possono rileggere due famose opere rinascimentali, ovvero il Giudizio di Paride, di Raffaello, ed il Concerto campestre, di Tiziano. Tale dipinto, all’epoca, fece non poco scalpore (che arrivò persino all’imperatore Napoleone III), non tanto per la figura nuda, che poteva rifarsi ad altri dipinti rinascimentali, quanto per il fatto che la giovane sia accanto a due uomini vestiti, non avendo così riferimenti storici o letterali. Tuttavia, le critiche verso quest’opera non riguardavano solo dei motivi morali. Sotto il profilo stilistico, esso era lontano dalla tradizione accademica, e si rimproverò a Monet di non aver usato né una prospettiva geometrica, né un chiaroscuro.

Ciononostante, il quadro fece guadagnare a Monet una certa fama, ed esso fu d’ispirazione per altre opere successive, come la Colazione sull’erba di Picasso, opera astratta che l’autore realizzò in ventisei versioni diverse, oppure il Lunch on the grass dell’artista pop Alain Jacquet. Nel 1994, poi, John Seward Johnson II fece una scultura che si richiamava alla tela di Manet in tre dimensioni, a cui assegnò il titolo di Déjeuner déjà vu.

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