Dove si trova un gigantesco rettile fossile? Di che cosa si tratta?

Fino a poco tempo fa, il dinosauro più grande era il Deadnoughtus schrani, che secondo alcuni esperti raggiungeva i ventisei metri, ed il suo peso si aggirava attorno ai quarantacinque o cinquanta chili, ma in Patagonia, nel 2017 sono stati ritrovati i fossili di un dinosauro ancora più alto. Ma quali erano le caratteristiche di questo gigante preistorico? E come è stato chiamato?

Il ritrovamento

Questo dinosauro, a cui è stato dato il nome di Patagotitan Mayorum, è stato ritrovato casualmente da un agricoltore, nel 2008, nel deserto vicino a La Flecha, nella località di El Sombrero. Aurelio Hernàndez, questo era il nome del lavoratore, lo segnalò e il Museo di Paleontologia Egidio Feruglio inviò dei paleontologi ad estrarre i fossili. Questi ultimi furono guidati da José Luis Carbadillo e Diego Pol, e ritrovarono gli scheletri parziali di sei di questi rettili, che non sembra siano morti tutti nello stesso periodo.

Dopo anni di lavoro, nel 2017, gli studiosi che lo ritrovarono gli diedero il nome di Patagotitan Mayorum, dal nome del luogo di origine ed in riferimento alla mole del rettile, esistito circa centodue milioni di anni, dal peso di circa sessantanove tonnellate e dall’altezza di trentanove metri mezzo. Le sue dimensioni, non solo lo rendono il più grande dinosauro mai vissuto, ma anche il più grande animale che abbia mai camminato sulla Terra.

Per rendere l’idea di quanto fosse grande, si possono citare le parole dette da Carballido, all’epoca degli scavi: “È come due camion con un rimorchio ciascuno, uno di fronte all’altro, dal peso totale di quattordici elefanti”.

Altre notizie sul Patagotitan Mayorum

Oggi la ricostruzione del Patagotitan Mayorum è esposta nel museo che ha promosso gli scavi, ma al momento non sono stati ritrovati più dei centocinquanta reperti venuti alla luce, che vanno a formare le costole, alcune vertebre, parti dell’anca e ossa delle zampe, grazie alle quali è stata calcolata la sua altezza. Si ipotizza che il peso possa essere addirittura superiore ai sessantanove metri, ma non si può esserne certi finché non si trovano altri resti.

Non si hanno ancora molte informazioni, oltre quelle fisiche, di questo dinosauro, ma visto che presso i suoi resti sono stati ritrovati delle tracce di materie vegetali, anch’esse fossilizzate, si può ipotizzare che questo dinosauro si nutrisse di alberi, alti circa quindici metri di altezza, sparsi in quella regione, e che per nutrirsi con essi, vista la mole, doveva camminare con un passo pesante, tenendo il collo allungato.

Riguardo alla sua riproduzione ancora non si conoscono i dettagli, ma si può ipotizzare che sia la stessa degli altri Titanosauri. Sicuramente, nella stessa zona in cui si nutrivano, devono aver costruito dei nidi, ma non risulta che ci siano resti di uova (attualmente).

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