“Naufragar m è dolce in questo mare”: significato poesia e parafrasi

L’Infinito è una delle poesie più famose di Giacomo Leopardi (1798-1837), oltre ad essere una lirica dei Canti, composte tra il 1818 e il 1819. “Naufragar m è dolce in questo mare”, è la sua ultima frase, e per capirne il significato bisogna analizzare la poesia di per sé.

L’Infinito

Questa lirica è un idillio del poeta di Recanati che, con toni che potrebbero far pensare alla filosofia di Spinoza, sembra descrivere un confine tra il finito e l’infinito, tipico concetto che caratterizza la poesia romantica.

Composta in quindici versi, di endecasillabi sciolti, presenta dei dimostrativi, volti a creare una dialettica per raffigurare la realtà e l’immaginazione, la vicinanza e la lontananza, ciò che si vede e non.

Leopardi apre la lirica con la strofa “sempre caro mi è stato questo colle solitario”, riferendosi al monte Tabor, nella sua città natale, dove si può ammirare l’orizzonte, e quella vista riesca a far immergere il poeta in una profonda riflessione, in cui esamina ciò che vede con l’immensità che sta oltre di essa.

E la “siepe”, citata nella seconda strofa, non è altro che la barriera tra i pensieri di Leopardi e ciò che c’è nel mondo esterno, perché non c’è limite ai pensieri concepiti dalla mente umana.

Concetto che può essere ben espresso con la strofa: “Vo’ comparando: e mi sovvien l’eterno”, quando compara le piante circostanti al silenzio che si trova intorno, che può essere anch’esso infinito: le foglie, delle piante, infatti, possono muoversi, dando un suono al vento.

In sintesi, in questa poesia leopardiana i temi più importanti sono il tempo, lo spazio, la natura e la percezione dei sensi. Con i sensi, si può percepire le meraviglie della natura, che porta a riflettere su come il tempo e lo spazio possano essere infiniti, al pare delle riflessioni e dei pensieri umani.

Il significato di “Naufragar m è dolce in questo mare”

Letteralmente, questa strofa si può parafrasare in “ed è dolce naufragare in questo mare”. In questo caso, il naufragare nel mare è una metafora dello smarrimento. Come un uomo può ritrovarsi alla deriva del mare, lo stesso può avvenire se si perde nei meandri della sua mente. “Naufragar m è dolce” è un ossimoro che Leopardi usa per capire come lo sprofondare nell’infinito possa suscitare una certa serenità.

Come è stato accennato in precedenza, il tempo è uno dei temi più importanti. Il passato è un tempo che non si può recuperare, ed il presente, in alcuni casi, sembra irraggiungibile se l’uomo di crea delle barriere il mentale. “Naufragar” può indicare l’abbandonarsi alla consapevolezza che il presente ed il passato possano avere un unico significato, se si uniscono ed arricchiscono la mente.

Questo “naufragare” nella mente, è come immergersi in uno spazio infinito, dove poter raggiungere anche uno stadio di beatitudine, pari a quello che può suscitare la contemplazione della natura.

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