Saint Michel in Francia: dove si trova? Che cosa c’è da vedere?

Mont Saint-Michel è un isolotto tidale, situato a nord della Francia, riconosciuto come Patrimonio dell’Unesco dal 1979, noto per il santuario dedicato all’arcangelo da cui prende il nome. Ma cosa c’è da vedere, su questo isolotto?

Il legame tra l’isola e il culto di San Michele Arcangelo

Vista la sua posizione, quest’isola è stata oggetto di conquista sia da parte dei galli che dei romani, ma nel 709 vi venne edificato un santuario dedicato al culto di San Michele Arcangelo, che già dal secolo antecedente cominciò a diffondersi nel paese, dopo la venuta nel continente dei monaci irlandesi.

Una leggenda narrava che nel 495 l’arcangelo era comparso in quella zona a dei pescatori, proprio sullo sperone di roccia su cui si erge il santuario. Nel 1135, l’abate Bernard Le Bec, vi istituì una vera e propria comunità religiosa dedicata proprio al culto di questo angelo, con un priore e dodici monaci, e da allora divenne un importante centro di pellegrinaggio. Dopo la scomunica di Enrico VIII, l’edificio passò dal dominio degli inglesi a quello dei francesi. Nel Seicento, venne acquistato da un colonnello, che lo trasformò in un’abitazione privata, ma nel 1954 la sua famiglia decise di donarlo al National Trust for Places of Historical or Natural Beauty, e da allora il culto dell’arcangelo riprese vita.

Che cosa vedere

Sicuramente, se si capita su quest’isolotto, non si può non visitare l’abbazia, che si iniziò a costruire nel X secolo, e fu ultimata, ricostruita e restaurata nel corso dei secoli, e questo ha fatto modo che la sua architettura raccogliesse vari stili, da quello carolingio al romanico e al gotico. Al suo interno, si possono ammirare tre navate, un transetto con tre campane con volta a crociera, e un abside del quattrocento.

Non c’è, tuttavia, solo l’abbazia da visitare. Infatti, vi è un’altra piccola chiesa sull’isola, quella di Saint-Pierre, risalente all’XI secolo, dove vi è custodita una statua in argento di San Michele, mentre su uno sperone roccioso, vi è la Cappella di Saint Aubert, del Duecento.

Il borgo, ospita dei musei, ovvero:

  • il Musée Historique, dove si trova una collezione di oggetti di varie epoche;
  • il Musée Maritime, che non solo ospita vecchi modelli di navi (circa 250), ma presenta il fenomeno delle altee maree;
  • il Logis Tiphaine, la dimora storica di un cavaliere e di sua moglie, da cui prende il nome;
  • l’Archéoscope, dove si può scoprire la storia del posto tramite una rappresentazione multimediale.

Non si può passare a Mont Saint-Michel senza ammirare il fenomeno della maree, dalla baia, il cui movimento cambia a seconda del periodo. Sempre nella baia, si possono fare diverse escursioni e passeggiate.

Chi ama i dolci francesi, può assaggiare delle ottime omelette alla Mère Poulard, ristorante presente dall’isola fin dalla fine dell’Ottocento. La sua fondatrice, Annette Poulard, fu l’autrice di circa settecento ricette di omelette dall’effetto soufflé, e nel corso degli anni, a mangiare al suo ristorante, vennero personaggi illustri, come Leopoldo II, re del Belgio.

Arrivare sull’isola non è difficile, visto che da città e zone limitrofe vicine, si possono prendere varie navette, che partono di frequente (anche ogni due minuti, in alta stagione).

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