Scrisse Il Corvo: cosa si sa di Edgar Allan Poe? Qual è la trama del suo racconto?

Edgar Allan Poe è uno dei più noti autori statunitensi, non solo per i suoi racconti dell’orrore, ma anche perché fu lui, in pratica, uno degli iniziatori del genere poliziesco, in quanto dalla sua penna uscì il personaggio dell’investigatore Dupin, che come Sherlock Holmes usava il metodo deduttivo per risolvere i casi. Ma cosa si sa di questo autore? E di uno dei suoi racconti più noti, Il corvo?

La sua biografia

Poe nacque nel 1809 a Boston, secondogenito di due attori, ma in seguito all’abbandonò del padre e la morte della madre, venne affidato ad un mercante, John Allan, e alla sua famiglia, che lo fece battezzare in una chiesa episcopale. In seguito, con la sua famiglia affidataria, si trasferì in Gran Bretagna.

Nel 1820 Poe tornò negli Stati Uniti, sempre con Allan e la sua famiglia, e alla morte di quest’ultimo ricevette da lui un’eredità in mobili, per un ammontare di 750000 dollari. Con questi, comprò una casa, e nel 1829 si sposò con una sua cugina, ma morì anch’essa di tubercolosi, come la madre. Fu tra il 1835 e il 1845 che scrisse vari racconti, ma la sua vita fu comunque molto travagliata, e non fu apprezzato molto come scrittore, proprio come Dickens, in vita.

Nel 1849 decise di risposarsi, e di porre termine alla sua dipendenza da alcool ed oppio. Tuttavia, morì dopo sei mesi, nell’ottobre del 1849, a causa di una malattia sconosciuta. Lui fu trovato delirante per la strade di Baltimora e venne portato all’ospedale troppo tardi. Ancora oggi, la causa della sua morte e le circostanze in cui fu ritrovato rimangono ancora un mistero.

Il corvo

Il corvo in realtà non è un racconto, ma una poesia, che diede il titolo a una delle raccolte di Poe, uscita nel 1845. Fu pubblicato nel gennaio dello stesso anno sul New York Evening Morning. Come Il gatto nero o Il cuore rilevatore, anch’esso è incentrato sulla colpa e l’orrore.

Il protagonista, voce narrante, è affranto per la morte della sua amata, in una fredda serata invernale, e dalla sua finestra entra corvo, che si posa su un busto di Minerva, e che non fa che ripetere alle sue domande “mai più“. In seguito a questa sua risposta, il protagonista cade nello sconforto, perché non vedrà più né la sua Leonora né i suoi amici né pace.

Come si può vedere, anche in questa poesia il tema principale è il tormento e il dolore, e ha ispirato anche altri poeti, come Verlaine o Pascoli. Quando si pensa a Il corvo, il primo pensiero va al film dal medesimo titolo, ispirato da un fumetto, ma non è chiaro se l’autore, James o’Barr, di quest’ultimo si sia ispirato anche al racconto di Poe, per quanto anche il suo protagonista sia un personaggio tormentato.

Sicuramente, un altro dei temi centrali è la morte, e gli interrogativi che essa suscita, che in questo caso sono infausti. In molte culture, infatti, questo uccello è l’annunciatore della morte, sebbene gli antichi greci lo associassero al dio del sole Apollo, che era anche la divinità dei vaticini.

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