André-Marie Ampère: cosa si sa della vita di questo fisico? Che ricerche ha svolto?

Un fisico che forse non tutti conoscono è il francese André-Marie Ampère, che diede il suo contributo nello studio dell’elettrodinamica. Ma che cosa si sa della vita di questo scienziato? Per saperne di più si può continuare a leggere questa pagina.

La sua biografia

Ampère nacque il 20 gennaio 1775 a Lione, da Jean-Jacques Ampère, un mercante ammiratore della filosofia di Rosseau, e da sua moglie Jeanne, proprio in piena rivoluzione francese. Crebbe nella sua proprietà vicino a Lione, e già fin da piccolo si è dimostrato appassionato di matematica. Alcuni aneddoti della sua infanzia riportano che faceva già lunghe somme con sassolini e bricioli di biscotti prima di imparare la matematica, e suo padre gli insegnò anche il latino.

Oltre che alla matematica, da ragazzo si interessò anche a letture che riguardavano la storia, i viaggi, la filosofia, la poesia e le scienze naturali. Nel 1793 suo padre venne catturato dall’esercito della Convenzione, per aver preso una ferma posizione contro gli eccessi della Rivoluzione e venne condannato a morte. Ciò provocò un forte shock al futuro fisico, che si interessò poi alla botanica.

Nel 1799 sposò Julie Carron e nel 1802 Ampère si spostò a Bourg-en-Bresse, dove diventò professore di fisica e chimica, mentre la moglie, di salute inferma, rimase a Lione con il figlio. La donna morì nel 1804, e nello stesso anno il professore tornò a Lione e divenne il professore di liceo, scrivendo anche un piccolo trattato, che lo fece diventare professore di matematica a Parigi, alla Scuola Politecnica, nel 1809. Qui continuò a fare ricerche e divenne membro dell’Istituto nel 1814, cominciando a diventare famoso per i suoi studi sull’elettromagnetismo. Nel 1820 cominciarono ad uscire le sue memorie, e nel 1827 venne eletto membro della Royal Society e, l’anno successivo, dell’Accademia reale svedese delle scienze, scrivendo sempre numerosi documenti.

Fu nel 1826, invece, formulò quella che è nota come la legge o teorema di Ampère, una legge fisica che afferma come l’integrale lungo la linea chiuda nel campo magnetico sia uguale alla somma delle correnti elettriche, e ad esse concatenate per la permeabilità del vuoto.

Nel 1836 morì a Marsiglia di polmonite, e venne sepolto a Parigi, nel cimitero di Montmartre. Per la sua tomba scelse lui stesso l’epitaffio, Tandem Felix, ovvero “finalmente felice”. Sia come studente che come insegnante, Ampère si è sempre dimostrato eclettico, interessato ai più vari argomenti, e in un giornale di Parigi, uscito nel 1872, è stato evidenziato come il suo carattere fosse contrassegnato dall’affabilità e dalla semplicità fanciullesca.

I suoi tributi

Per i suoi studi, il nome di Ampère venne dato ad un’unita internazionale di corrente elettrica, con il simbolo A, e sempre il suo nome è stato dato ad un premio dell’Accademia francese delle scienze. Inoltre appare tra i 72 nomi sulla Torre Eiffel.

La sua casa di famiglia, a Poleymieux-au-Mont-d’Or, è stata istituita nel 1930 come unmuseo che porta al suo nome, dedicato all’elettricità e al noto fisico. Sempre il suo nome è stato associato a una stazione della linea A della metropolitana di Lione, la Ampère – Victor Hugo, e ad un asteroide, il 10183 Ampère.

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