Misantropo Molière: trama e protagonisti di questa nota commedia

Il misantropo è una commedia del drammaturgo francese Molière, rappresentata per la prima volta nel 1666, al Palais-Royal di Parigi. Ma qual è la trama? Chi sono i personaggi principali?

I primi due atti

La commedia è suddivisa in cinque atti. Nel primo atto, appare per il primo il personaggio di Alceste, il misantropo, che ammonisce il suo amico Filinte per il suo comportamento e nel corso delle battute accenna al suo interessamento ad una giovane vedova. Appare poi Oronte, che chiede ad Alceste di diventare suo amico e gli confida che ama comporre versi, ma Alceste gli sconsiglia di farlo, in quanto non sembra che il nuovo amico sappia farlo. Oronte si sente offeso e i due iniziano a litigare, ma Filinte cerca di interromperli, ed Oronte se ne va.

Nel secondo atto Alceste si lamenta Celimene, una donna superficiale con un gran numero di spasimanti, cosa di cui il giovane si lamenta, soffermandosi in particolare su un certo Clitandro, un marchese, e allora la donna gli ribatte che secondo lei è troppo geloso e litigioso, aggiungendo che Clitandro si è offerto di aiutarla per un processo. A quel punto Alceste gli confessa di essere innamorato di lei e per questo è geloso, persino di Basco, servitore di Celimente, e la esorta a dichiararsi davanti ad amici e conoscienti, ma lei si dimostra contraria. La scena si chiude con Alceste che viene portato via da una guardia, perché Oronte gli ha fatto causa.

Terzo, quarto e quinto atto

Nel terzo atto Clitardo ed Acaste, altro ammiratore di Celimene, parlano delle preferenza della donna e stringono un patto, secondo cui chi non avrà dei due un segno tangile dell’apprezzamento di lei, si farà da parte. A quel punto giunge Celimene, sorpresa di vederli, e successivamente entra Basco che annuncia la visita di Arsinoe, amica di Celimene, che la esorta a cambiare la propria condotta, e l’amica gli rinfaccia il fatto che non ha mai avuto questo genere di attenzione. Alceste poi ritorna ed Arsinoe gli insinua dei dubbi sulla fedeltà di Celimene.

Il quarto atto inizia con Eliante, cugina ed amica di Celimene, e Filinte, che discutono dell’udienza di Alceste, e sopraggiunge anche quest’ultimo, che appare sconvolto per un biglietto di Celimene indirizzato ad Oronte, che Arsinoe gli ha consegnato. Entra poi Celimene ed Alceste gli chiede spiegazioni, ma la donna nega di averlo scritto e reagisce in maniera sdegnata. Sopraggiunge allora Du Bois, servitore di Alceste, che avver il suo padre che stanno per allestarlo.

Nell’utimo atto, Alceste è furibondo per aver perso la causa e comunica al suo Filinte di voler andar via, e che vuole mettere alla prova Celimene. Alceste poi ascolta un colloquio con Celimene ed Oronte, ma la donna non fa dichiarazioni sul suo amore. Allora la donna chiama Eliante per fare da giudice nella contesa tra i due, ma sua cugina non le da’ ragione. A quel punto arrivano Acaste, Clitandro ed Arsinoe, con biglietti scritti da Celimene ai due uomini e allora la donna viene smascherata per la propria leggerezzze. Alceste è disposto comunque a personarlo se lo sposa, ma la donna rifiuta ed Alceste se ne va via.

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