Porto d’armi uso sportivo: come richiederlo ed ottenerlo? E che uso se ne può fare?

Il porto d’armi per uso sportivo è una licenza speciale che permette di tenere armi per usarle a scopi sportivi, ovvero per il tiro a segno. Ma a chi bisogna richiederlo? Come ottenerlo? E cosa si sa del tiro a segno?

Come ottenere il porto d’armi

Per richiedere questa speciale licenza, la prima cosa da fare è recarsi dal proprio medico curante, in modo che rilasci un certificato che attesti la propria idoneità fisica e mentale per praticare sport che includano armi, ed in cui si riporta specificatamente che non si fa uso di alcool o stupefacenti di alcun genere. Una volta ottenuto questo certificato dal medico bisogna portarlo ad un ufficiale sanitario ASL, che dovrà verificare quanto attestato nel certificato medico e rilasciare un ulteriore certificato sanitario.

Dopo aver ottenuto queste certificazioni mediche, bisognerà fare un esame per valutare le capacità di maneggiare ed usare le armi in modo sicuro, e se si supera verrà conferito un diploma di idoneità. Se si ha svolto il servizio militare di leva non è necessario sostenere tale prova, ma bisogna comunque presentare il foglio di congedo militare che non abbia superato dieci anni. Questi esami si tengono a poligoni, campi da tiro o tiro a segno iscritti all’UITS (Unione Italiana Tiro a Segno) o al CONI.

Tale esame è suddiviso, per l’appunto, in una parte teoria e pratica. Nella prima, bisogna dimostrare di conoscere le norme e i regolamenti di sicurezza nel maneggiare l’arma e conoscerle le parti strutturali ed il funzionamento. Nella parte pratica, bisogna dimostrare non solo di avere una buona mira, ma anche di saper mantenere una giusta postura e l’impugnatura giusta, nonché i movimenti di puntamento al momento di sparare. Chi non è pratico, dovrebbe esercitarsi prima di sostenere la prova.

Una volta superati tutti gli esami, si riceverà il porto d’armi entro due mesi, dalla questura, presentando in quest’ultima due marche da bollo da 16 euro, il certificato medico, una ricevuta di versamento di 1,27 euro per il costo del libretto, due foto tessera autentiche e una dichiarazione sostitutiva in cui si specifica dove si risiede e lo stato di famiglia.

Le armi e il tiro a segno

Il porto d’armi che si ottiene per uso sportivo, permette di usare solo delle specifiche armi, usate per l’appunto per il tiro e le competizioni. Esse sono: le tre comuni armi da sparo, le dodici armi classificate come sportive ed un numero illimitato di armi per la caccia.

Il tiro a segno è stato riconosciuto come sport nel 1826, e per le competizioni sono previste sia armi da fuoco che a gas compresso o ad aria. Tali gare consistono nello sparare a determinati bersagli, relativi alle armi che si usano, come carabine o pistole libere. In Italia, a supervisionare tale sport è l’Unione Italiana Tiro a Segno, affiliata al CONI e dipendente dal Ministero della Difesa, ed essa tiene corsi di tiro, dirige tiri ludici ed accademici e promuove attività per i membri delle forze dell’ordine che devono obbligatoriamente fare un aggiornamento periodico sull’uso delle armi da fuoco.

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