Ulivo: come si scrive correttamente? In che contesto?

Nella lingua italiana, c’è più di una parola per indicare lo stesso oggetto, e in certi casi non si sa quale sia la forma più corretta. La parola “ulivo” è una di queste: in molti hanno in dubbio se si scrive in questa maniera oppure se la forma corretta è “olivo”. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Olivo o ulivo: qual’è la parola giusta da usare?

Secondo il dizionario italiano, sia con i termini “olivo” e “ulivo”, entrambi singolari maschili, si indica l’albero sempreverde, tipico del mediterraneo, che possono diventare, al plurale, “olivi” e “ulivi”. Con il suo femminile, “olive”, si indica il frutto della pianta.

Nel fiorentino di Dante, veniva usato il termine ulivo, ma nel tempo la lingua italiana si è evoluta, ed oggi con questo termine, e il suo derivato “uliveto”, è un termine dialettale, tipico di alcune regioni dell’Italia, come la Toscana. Chi ha ascoltato la messa o letto la Bibbia, avrà sicuramente letto di questo termine nell’Antico e Nuovo Testamento.

Per gli usi letterali, invece, si preferisce olivo, soprattutto per testi tecnici, come quelli di agraria, dove si usano anche termine come “olivicoltore” o “olivastro”. E’ anche vero che la parola indica fa più riferimento al frutto, che alla pianta, e secondo il dizionario i termini olivo e oliva sono i più corretti.

Frasi con i due termini

Per avere un’idea di come sia meglio usare questi due termini, si possono leggere delle frasi di personaggi, autori e libri noti, come queste:

  • “Attese Noè altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo” frase riportata nel libro della Genesi;
  • “L’albero d’ulivo pretende cinque cose: largo, pietra, letame, ascia e sole”, un proverbio pugliese;
  • “Com’era bello starsene seduti sotto gli ulivi, appagati e felici di essere insieme in quella specie di paradiso terrestre”, frase di Agatha Christie;
  • “Qui ci sono dei campi bellissimi con ulivi dalle foglie grigio argento, come salici cimati. Non mi stanco mai del cielo azzurro”, scritta da Vincent Van Gogh;
  • “La croce e l’ulivo sono le uniche insegne che non fanno paura: come non fanno paura le mani innocenti dei fanciulli e del Signore“, frase di don Primo Mazzolari;
  • “Ho contemplato a lungo questo vecchio ulivo/cresciuto in terra arida/piegato e scavato dal vento maestrale/sbattuto da tempeste e arso dal sole cocente”, di padre Enzo Bianchi;
  • “L’olivo, dunque, è un albero antico, dai lunghi trascorsi, visto che a caratterizzare inizialmente il paesaggio era appunto l’oleastro, arbusto nel quale dominava l’elemento selvatico e primigenio. La pianta dell’olivo, invece, è la piena e concreta espressione della consolidata civiltà dell’uomo” frase di Luigi Caricato, riportata nel suo libro A tavola e in cucina con le olive;
  • “La vita è così grande/che quando sarai sul punto di morire/pianterai un ulivo/convinto ancora di vederlo fiorire”, strofa della canzone Sogna Ragazzo Sogna di Roberto Vecchioni;
  • “Amore è/Piantare un Ulivo/Coprire di Paglia la Terra, ripararlo dal Freddo/E sognare un giorno di vederci arrampicare Tuo figlio”, di Monica Lazzari.

E’ ovvio che per frasi o citazioni poetiche, gli autori preferiscono il termine “ulivo”, probabilmente perché era un termine usato spesso negli scrittori del Duecento e Trecento, come Dante.

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