Gauguin: la sua biografia e le sue opere

Tutti conoscono il pittore Gauguin, uno dei maggiori esponenti della corrente post-impressionista, soprattutto per le sue opere realizzate ad Tahiti. Ma qual’è la biografia di questo celebre artista francese? Quali sono le sue opere più belle?

La sua vita

Paul Gauguin nacque nel 1848 a Parigi, da padre giornalista e una madre di origini spagnole. La sua infanzia si può definire “esotica”, in quanto la famiglia, l’anno dopo la sua nascita, lasciò la Francia per il clima politico teso. Insieme ai suoi familiari, il giovane pittore vide il Sudamerica e l’India.

I suoi numerosi viaggi, influenzarono le sue opere, e dopo il 1885 Gauguin continuò a viaggiare per Inghilterra, Francia, Panama e Martinica. Ad Arles, nel 1888, partecipò a un progetto di pittura del celebre Vincent Van Gogh, ma dopo il “dramma” accaduto nel suo atelier (quando Van Gogh si tagliò il lobo), il suo collega cominciò a maturare l’idea di recarsi a Tahiti.

Nell’isola polinesiana, Gauguin vi arrivò nel 1891, dove rimase per due anni, prima di ritornare in Francia. Di questo periodo, il pittore francese ha scritto, in un suo racconto autobiografico “Godo tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo alla fatica, penetro nella natura: con la certezza di un domani uguale al presente, così libero, così bello, la pace discende in me; mi evolvo normalmente e non ho più vane preoccupazioni“.

Nel 1894, dopo essere stato ferito e lasciato dall’amante Anna, Gauguin decise di tornare nuovamente a Tahiti, dove visse l’ultimo periodo della sua vita. Morì di sifilide sull’isola di Hiva Oa, nel 1903.

Le opere di Gauguin

Lo stile di Gauguin, nel corso degli anni, ha conosciuto notevoli sviluppi. Egli passò dapprima dall’impressionismo, per poi passare, in Francia, nel “sintetismo” ed infine, a Tahiti, nel primitivismo, che in arte è una modalità estetica che aspira, o perlomeno vuole imitare, un’esperienza primitiva.

La produzione artistica di Gauguin parte dal 1875 per finire nel 1903, anno della sua morte. Elencare tutte le sue opere sarebbe un lavoro lungo, ma di queste si possono citare:

  • La Senna presso il ponte di Jena, una delle sue prime opere, risalente al 1875, in cui l’artista cominciò a introdurre la pittura del nuovo secolo, libera dalle regole, veloce e concisa;
  • Nudo di donna che cuce, del 1880, la sua prima opera matura, che riscosse un grande successo in Francia;
  • Vincent Van Gogh che dipinge girasoli, risalente al periodo in cui lavorò nell’atelier del pittore a cui è dedicato il quadrato, datato al 1888;
  • Due donne Tahitiane sulla spiaggia, uno dei suoi quadri più famosi, dipinti a Tahiti nel 1891, in cui si riscontra la sua attrazione verso il positivismo;
  • Vahine no te tiare, sempre del 1891, è il primo ritratto di una donna maori, ed è una delle sue opere più amate;
  • La donna dei re, in cui la donna tahitiana è in una posa simile a quella dell’Olympia di Manet, nel cui sfondo vi sono raffigurate delle piante immaginarie, richiamando il mito del Paradiso terrestre;
  • Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, quadro del 1897, che Gauguin considerava il suo testamento filosofico, in cui il suo valore simbolico rimandava a questi grandi quesiti della vita umana;
  • Racconti barbari, realizzato nel 1902, è un dipinto in cui Gauguin mostra il suo interesse per la mitologia polinesiana.

Leggi anche:

Condividi su: