Come funziona l’acquisto della cittadinanza per chi è nato in Italia

Coloro che non sono nati in Italia possono richiedere l’acquisto della cittadinanza se hanno vissuto legalmente senza interruzioni fino al 18° anno di età, entro il compimento dei 19 anni. Si tratta di un diritto soggettivo e lo straniero sarà tenuto a dimostrare: di essere nato in Italia, di averci abitato legalmente fino ai 18 anni, di aver dichiarato di volere acquisire la cittadinanza italiana entro un anno dal compimento dei 19 anni.

La domanda deve essere presentata presso l’Ufficio dello Stato Civile dove si risiede e non online, come solitamente avviene per altre richieste di cittadinanza. Scopriamo insieme i documenti necessari e cosa succede se viene rigettata o negata la richiesta.

Quali documenti occorrono per la richiesta di cittadinanza

Al momento della richiesta di cittadinanza per uno straniero, sono necessari:

  • la documentazione che attesti la nascita in Italia e la presenza regolare in Italia sino alla maggiore età, entro il diciannovesimo anno di età;
  • la copia del versamento del contributo di 250,00€ intestato al Ministero dell’Interno;
  • il passaporto in corso di validità;
  • il permesso di soggiorno in corso di validità;
  • il certificato storico di residenza fino ai 18 anni (residenza ininterrotta).

Il Comune di residenza ha l’obbligo di avvisare il neomaggiorenne della possibilità di acquisire la cittadinanza italiana. Qualora  tale avviso non venga ottemperato, si può procedere con l’emissione della richiesta di acquisto della cittadinanza anche dopo che sia trascorso un anno dal compimento della maggiore età.

Prima di procedere con la richiesta di cittadinanza, è necessario verificare la procedura del proprio Comune di residenza riguardo le modalità di presentazione della domanda, fissare un appuntamento e assicurarsi che sia possibile inoltrare richiesta tramite canali alternativi come Pec, e-mail, raccomandata postale. In ogni caso, puoi trovare maggiori informazioni in questo articolo sulla cittadinanza italiana per chi è nato in Italia.

Cosa significa residenza ininterrotta

Si parla di “permanenza interrotta” in Italia per indicare il periodo che si estende dalla nascita fino al compimento della maggiore età. Si tratta di un’interpretazione piuttosto ampia che viene introdotta dalla giurisprudenza e fatta propria dal legislatore che consente di dimostrare la presenza in Italia nono solo per un rigoroso e ininterrotto periodo di 18 ani ma anche attraverso la presentazione di apposita documentazione.

Cosa succede se la richiesta non è evasa oppure è rigettata

L’Ufficiale di Stato Civile del Comune, presso il quale è stata effettuata la dichiarazione di acquisto della cittadinanza, ha l’obbligo di emanare un provvedimento che può essere:

  • positivo: ovvero nel momento in cui viene accertato il ricorrere dei requisiti ex lege previsti e si dichiara l’acquisizione della cittadinanza italiana con trascrizione su appositi registri;
  • negativo: quando non viene accertato il ricorrere di tutti i requisiti necessari e viene respinta l’istanza.

In caso di rigetto è possibile interpellare l’Autorità Giudiziaria con la sede della sezione specializzata in materia di immigrazione del Tribunale competente. La stessa tutela viene garantita, nei casi in cui la Pubblica Amministrazione non abbia provveduto, nel termine massimo previsto dal Legislatore di 180 giorni. In questo caso verrà intrapresa un’azione che può accertare o meno il diritto alla cittadinanza.

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