Commedie di Pirandello: ecco quali sono le più note

Luigi Pirandello è stato sicuramente uno dei più grandi drammaturghi e scrittori italiani. Le sue opere sono numerose, e se si vuole descrivere con un aggettivo, le si può definire “grottesche”. Per saperne di più su queste ultime, si può continuare a leggere questa pagina.

L’uomo, la bestia e la virtù

Questa commedia, o meglio questo apologo, come la definiva lo stesso autore, scritta nel 1919, sicuramente merita un paragrafo, soprattutto per il film che ne è stato tratto nel 1953, in cui il protagonista veniva interpretato da Totò, il che l’ha resa di sicuro nota.

Il protagonista della storia è il professor Paolino, che da tempo intrattiene una relazione con la signora Parella, madre di un suo alunno, sposata a un capitano che, in pratica la trascura. Le cose si complicano quando la donna rimane incinta, e teme le reazioni del marito che non dorme più con lei da tempo. Per rimediare a questa situazione, è necessario che il capitano passi l’unica notte in cui rimane a Genova con la moglie, e per fare in modo che ciò accada il professore chiede a un farmacista, suo amico, di fornirgli un afrodisiaco.

Quella sera, a cena, il professore porta dei pasticcini, a cui è stato aggiunto l’afrodisiaco, e per fortuna il capitano Perella li divora, anche se si dimostra sempre di cattivo umore ed ipercritico nei confronti della moglie. Il mattino dopo, comunque, Paolino incontra il capitano e capisce che lui e la moglie hanno passato la notte insieme, e quindi il “pericolo” è scongiurato.

Altre commedie pirandelliane

Tra le altre commedie dell’autore siciliano, si possono citare:

  • Liolà, composta nei 1916, in cui il protagonista è un bracciate (il Liolà del titolo) che seduce ed ingravida le ragazze, ed una di esse, decide di approfittarne per incastrare un uomo ricco, e Liolà a sua volta seduce la moglie di quest’ultimo;
  • Il berretto a sonagli, del 1917, in cui il tutto parte sempre da un tradimento: una donna sposata a un potente cavaliere, viene a sapere che quest’ultimo la tradisce con la moglie del suo segretario, e a quel punto lei lo denuncia per adulterio, ma alla fine ritira l’accusa, fingendosi pazza, per evitare lo scandalo;
  • Il piacere dell’onesta, altra commedia del 1917, vede un uomo mediocre sposare una donna incinta, sedotta ed abbandonato da un marchese già sposato, ma quello che doveva essere un matrimonio di facciata, viene preso sul serio dal protagonista, che viene messo in cattiva luce dal marchese;
  • Ciascuno a suo modo, del 1924, la cui trama è incentrata sempre sull’infedeltà tra due amanti, a cui seguono molte altre storie;
  • Questa sera si recita a soggetta, che venne messa in scena per la prima volta nel 1930 in Germania, vede come tema centrale un marito geloso della moglie, che in passato si è data a una vita spensierata;
  • I giganti della montagna, opera incompiuta, che venne rappresentata per la prima volta nel 1937, dopo la morte dell’autore, e la trama vede una compagnia di attori radunati in una villa, che vogliono mettere in scena uno spettacolo davanti ai “giganti della montagna” del titolo.

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