Giulietta e Romeo: ecco come sono stati rappresentati nella pittura

Tutti conoscono la storia di Romeo e Giulietta, protagonisti dell’omonima tragedia di William Shakespeare, composta tra il 1594 e il 1596. Essa ha, poi, ispirato altre opere e, naturalmente, degli artisti che hanno preso i due amanti per soggetti dei loro quadri. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

La storia e la sua diffusione

La trama dell’opera shakespeariana è ben nota: due giovani, Romeo e Giulietta, appartengono a due famiglie rivali, ovvero i Montecchi e i Capuleti, e si innamorano durante un ballo, ed in seguito, dopo essersi dichiarati l’uno all’altra durante la ben nota scena del balcone, si sposano in gran segreto. Dopo le nozze, però, Romeo si scontra con il cugino di Giulietta, Tebaldo, dopo che ha ucciso un suo amico e parente, ossia Mercuzio, e lo uccide, venendo condannato all’esilio. Giulietta viene poi promessa in sposa ad un nobile di Verona e per sfuggire alle nozze, finge di essere morta, e Romeo, che come molti la crede defunta, si uccide nella cripta accanto a lei, che in realtà era solo addormentata. La ragazza si sveglia e quando vede il suo amato morte, si pugnala, e la morte dei due segna la fine della faida delle loro famiglie.

La tragedia divenne nel corso dei secoli molto popolare, tanto da ispirare altre storie, nonché opere cinematografiche e persino manga. Basta pensare a West Side Story, e di sicuro non mancano opere pittoriche.

Romeo e Giulietta nell’arte

Uno dei quadri più celebri ispirati dai due innamorati è sicuramente L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta, dipinto da Francesco Hayez e datato al 1823, che ritrae i due darsi un bacio veloce prima che Romeo vada via, nella quinta scena del terzo atto dell’opera. Di questo dipinto si sa che fufu commissionato dal conte Giovan Battista Sommariva per l’esposizione annuale di Belle Arti di Brera. Sempre del medesimo autore, sono Gli sponsali di Giulietta e Romeo procurati da fra’ Lorenzo, di cui non è certa la data, ma probabilmente è stato anch’esso realizzato nel 1823, che raffigura proprio il matrimonio dei due giovani, ed un’altra versione di questa scena è stata realizzata nel 1830.

Chi ha dipinto, invece, la scena del balcone, è stato Julius Kronberg, con il suo Romeo e Giulietta sul balcone, realizzato nel 1886, e che rappresenta i due scambiarsi un bacio. La stessa scena è raffigurata nel Romeo e Giulietta, di Ford Madox Brown nel 1870.

A rappresentare la morte dei due, è stato Pietro Roi, con il suo Romeo e Giulietta, realizzato a Venezia nel 1881. La scena del quadro rappresenta Romeo che sta morendo e Giulietta disperata. Un altro pittore ad aver rappresentato la morte dei due protagonisti, è Gustave Klimt, nel 1887, che in realtà rappresenta la morte dei due recitata a teatro, e dagli abiti degli spettatori, si può presumere che Klimt abbia voluto riprodurre la prima rappresentazione a teatro dell’opera. Antecedente a questi è Romeo e Giulietta: la scena della tomba, di Joseph Wright of Derby, del 1790, che raffigura Giulietta nel pronunciare il verso “Che! del rumore? Allora bisogna far presto. Oh, pugnale benedetto!“, prima di uccidersi. Del 1854 è, invece, La riconciliazione dei Montecchi e Capuleti, realizzata da Frederic Leighton, che raffigura proprio l’ultima scena della ben nota tragedia.

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