L’Albero della vita di Klimt: ecco cosa c’è da sapere su questo quadro

Gustav Klimt (1862-1918), è noto per quadri come Il bacio o Ritratto di Adele Bloch-Bauer, che molti ricorderanno anche per il film Woman in Gold, del 2015. A caratterizzare questi dipinti è sicuramente il colore oro, ma c’è un altra opera che va citata con essi, ossia L’Albero della vita. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Il periodo aureo di Klimt

E’ bene capire prima di tutto il periodo in cui Klimt dipinse questo quadro, ovvero quello che viene definito il suo periodo aureo. Nel 1903, il pittore viennese si recò due volte a Ravenna e rimase impressionato dal colore oro usato nei mosaici bizantini.

Oltre al colore oro, questo periodo dorato dell’autore è contraddistinto anche dalla bidimensionalità del suo stile, che rese maggiore le linee e le campiture dei disegni, arricchi con simboli e figure femminile, conferendo un nuovo tipo erotismo, forse più armonioso. La prima opere realizzata con questo stile è la Giuditta, che aveva già dipinto nel 1901, e poi modificato fino a completare il quadro nel 1909, riprendendo il tema della donna fatale, che porta anche alla morte. Altrettanto suggestivi sono Il bacio, realizzato tra il 1907 e il 1908, ed il Ritratto di Adele Bloch-Bauer, anch’esso datato al 1907. In quest’ultimo quadro, Klimt riprende anche dei gioielli dell’epoca bizantina, applicandoli alla figura della donna. Del 1908 è, poi, la Danae, oggi proprietà della famiglia Dichand, ispirata alla principessa madre del mitico Perseo, concepito con il dio Zeus, che si mostrò alla fanciulla sotto forma di pioggia d’oro.

L’Albero della vita

Non meno suggestivo è l’Albero della vita, un’opera realizzata per i lavori di allestimento della residenza di Bruxelles dell’industriale Adolphe Stoclet, la cui famiglia era nota per le sue collezioni d’arte, soprattutto di quelle indiane e buddhiste.

Quest’opera, un mosaico di marmi, si compone di tre pannelli, ossia l’Albero, l’Attesa e l’Abbraccio. Quello centrale rappresenta, ovviamente l’Albero della vita, mentre gli altri due pannelli sembrano un preludio al Bacio, e l’Abbraccio rappresenta l’unione tra i due sessi. Il tutto è impreziosito con gemme e motivi floreali, e sembra che Klimt abbia preso spunto anche dall’arte antica egiziana e da quella giapponese. La stoffa del vestito della donna, presente nell’Attesa, è composta da triangoli con una geometria addolcita dal motivo dei riccioli dorati dell’albero della vita, ma anche con occhi stilizzati, motivo che ricorre più volte nell’intero mosaico, e non molto diverso da quello del ritratto di Adele.

Il significato del quadro, tuttavia, non riguarda solo la riconciliazione e l’amore, ma può far riferimento anche alla solitudine e alla freddezza della donna, sciolta dall’amore, come dimostra il cambiamento del suo abito, che si va a confondere con quello dell’uomo. Sull’albero, poi, è presente un uccello nero, che può richiamare la notte. Guardando questi disegni, poi, non si può non pensare alla storia di Adamo ed Eva, che Klimt ha dipinto poi in un altro quadro del 2018. Se si rivolge lo sguardo, poi, all’albero protagonista del pannello centrale, ornato di fiori e di motivi egizi, è possibile trovare in esso un simbolo della vita e della morte, del ciclo delle stagioni, della rinascita, etc.

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