Quokka: è davvero l’animale più felice del mondo? Dove vive?

Il quokka a vederlo sembra uno scoiattolo piuttosto grande e dalle orecchie rotonde, ma in realtà appartiene alla stessa specie dei canguri, ovvero dei Macropodidi, unico membro del genere Setonix. Ma dove vive questo mammifero? E perché si dice che è l’animale più felice del mondo?

Il suo nome e le sue caratteristiche

A dare il nome a questo marsupiale sono stati delle tribù aborigene della zona in cui vive, che in origine lo chiamavano “gwaga” o “kwaka”. Il nome del suo genere, invece, ovvero Setonix, deriva dal greco, e significa “coda corta”.

Fisicamente, il suo peso si aggira tra i due e mezzo e i cinque chili e raggiunge una lunghezza che va dai quaranta ai cinquantaquattro centimetri, ma le femmine sono leggermente più piccole. La sua coda è di circa venticinque o trenta centimetri, e la sua struttura è piuttosto “tozza”. La sua testa è corta e larga, mentre le sue orecchie sono di una forma arrotondata, ed ha un mantello color bruno, che sul petto si presenta più marrone.

Nonostante le sue dimensioni, è comunque in grado di arramparci facilmente su alberi ed arbusti, o nuotare.

Se viene definito l’animale più allegro del mondo, ciò si deve al suo sorriso, perennemente sul suo viso, che può essere piccolo o largo.

Il suo habitat, il suo carattere e la sua alimentazione

Questo animale vive nell’aria sud-est dell’Australia Occidentale, e gli europei lo videro per la prima volta nel Seicento. Il primo in assoluto, ad averli visti, in un’isola sabbiosa, fu un marinaio olandese Samuel Volckertzoon, che lo scambiò per un gatto selvatico. In diverse isole di quest’area del paese, è ufficialmente una specie protetta, motivo per cui il governo ha vietato ai turisti di entrarvi direttamente a contatto.

Il quokka vive circe dieci o quindici anni, ma stanno in gruppi o branchi. Nonostante il loro aspetto simpatico, sono piuttosti solitari e si muovono di notte (anche se non è raro vederli anche duranti il giorno). Hanno uno solo cucciolo alla volta e non si esclude che siano anche monogami. La gravidanza dura circa un mese e la madre, nei successivi sei mesi, lo allatta, per poi lasciarlo andare. I maschi rimangono solo durante la gestazione, per difendere la compagna, ma dopo non hanno contatto né con lei né con i cuccioli.

Anche se sono rari, i loro tassi di riproduzione sono alti ed il cucciolo possono averlo anche due volte in un anno, e forse arrivare a quindici o venti cuccioli per tutta la vita. E’ la femmina, tuttavia, che sceglie se accoppiarsi o no, anche se passa un breve periodo dopo la nascita di un cuccioli, ed in caso di pericolo, è anche possibile che lo abbandoni per salvarsi.

Sono erbivori, e si nutrono principalmente di erbe, foglie, arbusti e graminacee. Nelle zone turistiche, mangiano anche ciò che gli passano i turisti, ma ciò mette a repentaglio la loro salute, a volte. In momenti in cui l’acqua è scarsa, tuttavia, possono rimanere idrati anche tramite i nutrienti che assumono con le piante.

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